Svizzera Frenesia bellicosa? Berset ammette: «Cattiva scelta delle parole»

tl, ats

15.3.2023 - 08:11

Alain Berset ha spiegato che «la mia intenzione non è mai stata quella di criticare individui o Stati specifici, ma di dimostrare che ci sono altri modi per sostenere l'Ucraina».
Alain Berset ha spiegato che «la mia intenzione non è mai stata quella di criticare individui o Stati specifici, ma di dimostrare che ci sono altri modi per sostenere l'Ucraina».
Keystone

Il presidente della Confederazione Alain Berset ha ammesso di aver sbagliato nella scelta delle parole quando domenica sulle pagine della «NZZ am Sonntag» aveva parlato di «frenesia bellica in certi ambienti» in relazione al conflitto in Ucraina.

Keystone-SDA, tl, ats

Le reazioni gli hanno dimostrato «che non è stata la scelta giusta delle parole», ha dichiarato ieri sera in un'intervista all'edizione online del «Tages-Anzeiger». Ma è chiaro che la risposta a questa brutale guerra di aggressione non possa essere solo il riarmo. La Svizzera, in particolare, deve pensare in termini di pace e diplomazia: ciò è la forza della Svizzera.

«Per essere assolutamente chiaro - ha continuato Berset - sto parlando di un clima di pura logica bellica, che mi preoccupa. La mia intenzione non è mai stata quella di criticare individui o Stati specifici, ma di dimostrare che ci sono altri modi per sostenere l'Ucraina».

Naturalmente l'Ucraina deve difendersi con tutta la forza e il sostegno possibile: ha «ogni diritto di farlo di fronte all'incredibile aggressione della Russia», ha sottolineato Berset.

A quanto pare è sorta anche l'impressione che l'Ucraina debba negoziare immediatamente con la Russia. Ciò è sbagliato. Le condizioni per farlo non esistono, ha detto il presidente della Confederazione. «Perché ciò accada la Russia deve fermare la guerra, rispettare il diritto internazionale e i diritti umani e lasciare il territorio ucraino, come il Consiglio federale ha chiesto nuovamente dopo la sua ultima riunione», ha proseguito Berset.

«Necessario avere una visione più ampia»

Ieri sera questi ha anche cercato di tranquillizzare il pubblico dell'Università di San Gallo (HSG). In molti contatti internazionali egli ha notato che la discussione su quanto stava accadendo in Ucraina era prevalentemente condotta in una «logica di guerra», ha dichiarato durante una conversazione trasmessa dal programma «10vor10» della televisione svizzero-tedesca SRF.

Ma è necessario avere una visione più ampia, ha detto il presidente della Confederazione facendo riferimento alla protezione della popolazione civile e allo sminamento nell'Ucraina devastata dalla guerra.