Svizzera Alle Camere energie rinnovabili, premi malattia e Secondo pilastro

fc, ats

14.3.2023 - 07:16

Palazzo federale a Berna
Palazzo federale a Berna
Keystone

La seduta odierna del Consiglio nazionale (08.00-13.00) sarà quasi interamente dedicata all'esame della Legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Le discussioni, iniziate ieri, proseguiranno poi anche domani.

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La scopo della nuova legge è potenziare la produzione di corrente «verde» per ridurre la dipendenza dall'estero, specie in inverno, e rispettare gli obiettivi climatici. L'atto mantello, già approvato dal Consiglio degli Stati, riunisce le revisioni di varie leggi. Ha l'obiettivo di garantire la fornitura di elettricità a lungo termine, evitando penurie e conseguenti blackout.

Il Consiglio degli Stati (08.15-13.00) discuterà invece dell'iniziativa popolare dell'Alleanza del Centro «Per premi più bassi – Freno ai costi nel settore sanitario (Iniziativa per un freno ai costi)». La proposta di modifica costituzionale vuole fare in modo che le spese evolvano in modo corrispondente all'economia nazionale e ai salari medi, e che i premi rimangano finanziariamente sostenibili.

Per il Consiglio federale, il nesso con l'evoluzione dei salari rappresenta una misura troppo rigida e non differenziata che non tiene conto di fattori come l'evoluzione demografica, i progressi tecnici della medicina e la dipendenza dei salari dall'andamento congiunturale. Tuttavia, visto che condivide l'obiettivo di frenare le spese, il Governo ha elaborato un controprogetto indiretto, già approvato dal Nazionale, che vuole introdurre nella legge un obiettivo sull'evoluzione dei costi.

I «senatori» torneranno poi ad occuparsi della riforma del Secondo pilastro. La divergenza maggiore che oppone le due camere concerne la soglia d'entrata nel sistema, attualmente fissata a 22'050 franchi. La Camera del popolo ha chiesto ieri di abbassarla a 19'845 franchi. Nella seduta precedente, il Consiglio degli Stati aveva proposto 17'208 franchi.

Gli altri aspetti principali della riforma sono già stati adottati nelle sedute precedenti. Il Parlamento ha in particolare approvato l'abbassamento del tasso di conversione, dal 6,8% al 6,0%, vera misura faro di questa riforma. Adottata anche una nuova definizione della deduzione di coordinamento, che in futuro non sarà più fissa (a 25'725 franchi), ma ammonterà al 20% della busta paga (fino a 85'320 franchi).