Perequazione finanziaria Cantoni "poveri" chiedono comprensione a quelli "ricchi"

ATS

9.10.2017 - 14:41

SAN GALLO

I cantoni finanziariamente deboli della Svizzera orientale approfittano della perequazione finanziaria. Secondo uno studio della Scuola universitaria di Lucerna, presentato oggi a San Gallo, l'uso da parte di questi Cantoni dei soldi ricevuti si dimostra assennato.

I Cantoni della Svizzera orientale registrano talvolta aggravi strutturali importanti che li situano tra i Cantoni finanziariamente deboli. I mezzi ottenuti annualmente dal fondo per la perequazione finanziaria consentono a questa regione di garantire ai propri residenti una buona offerta in infrastrutture e servizi, mantenendo la pressione fiscale a livelli moderati.

Secondo la ricerca, Cantoni e Comuni della Svizzera orientale non registrano, se paragonati ad altre realtà, uscite o entrate eccessive. Ciò significa che amministrano i fondi ricevuti in modo responsabile, ha dichiarato il consigliere di stato di Appenzello esterno Köbi Frei, presidente della Conferenza dei direttori delle finanze della Svizzera orientale.

Benedikt Würth, "ministro" sangallese e Presidente della Conferenza dei direttori dei governi cantonali della Svizzera orientale, si attende comprensione da parte dei Cantoni forti per le difficoltà particolari della regione che rappresenta. Quest'ultima dà inoltre segnali di sviluppo non disprezzabili, ha dichiarato. Una perequazione finanziaria che funzioni è nel nostro interesse, ha aggiunto.

Il Consiglio federale ha di recente deciso di istituire un gruppo di lavoro incaricato di preparare un progetto di riforma della perequazione entro il mese di marzo 2018. I cantoni si sono recentemente accordati su una serie di misure per migliorare questo meccanismo. L'adeguamento proposto dai governi cantonali prevede che gli importi versati dalla Confederazione e dai cantoni "ricchi" a quelli "poveri" vengano calcolati e adeguati ogni anno. In questo modo, l'ammontare della compensazione seguirebbe l'effettiva evoluzione delle disparità tra i cantoni.

Negli ultimi anni, ossia dal 2008 al 2014, la produttività del lavoro nella Svizzera orientale ha registrato un incremento più marcato rispetto alle altre grandi regioni del Paese. In questa regione i cantoni contribuiscono assieme al 12% del Pil, al di sotto del 20% che possono vantare Zurigo, Ginevra e l'Espace Mittelland. L'economia della regione è anche penalizzata dalla particolare struttura economica, in cui predominano l'agricoltura, l'industria tradizionale, l'edilizia, ma anche l'industria di punta. Proprio a causa di questa struttura economica e dell'invecchiamento della popolazione, la produttività del lavoro è tutt'ora inferiore alla media elvetica.

Lo studio consiglia di puntare sulla formazione affinché la Svizzera orientale possa fare da traino nella digitalizzazione dell'industria. Secondo Würth, è necessario anche incrementare l'attrattiva della regione per la manodopera specializzata. I salari sono infatti del 4-6% inferiori alla media svizzera.

Nel 2018, la Confederazione e i Cantoni finanziariamente forti metteranno a disposizione di quelli più deboli 4,076 miliardi di franchi, il 3,2% in più rispetto a quest'anno. I calcoli sono al momento al vaglio dei Cantoni che potranno esprimere il loro parere.

L'anno prossimo aumenteranno i versamenti di compensazione ai cantoni finanziariamente deboli. La perequazione verticale delle risorse (contributo della Confederazione) ammonterà a 2,424 miliardi (+3,1%) e quella orizzontale (dai cantoni forti) a 1,652 miliardi (+3,3%).

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