Ignazio Cassis è nato a Sessa il 13 aprile del 1961. Laureato in medicina, è stato eletto per due mandati al Consiglio nazionale per il Canton Ticino, tra il 2007 e il 2015.
Membro del Partito Liberale Radicale, è stato eletto Consigliere federale il 20 settembre 2017: ha preso il posto del dimissionario Didier Burkhalter. È l’ottava volta nella storia della Confederazione che un membro del Consiglio proviene dal Canton Ticino, ed erano ben diciotto anni che ciò non accadeva.
Ignazio Cassis ha battuto la concorrenza del consigliere di Stato ginevrino Pierre Maudet e della consigliera nazionale vodese Isabelle Moret. Due giorni dopo l’elezione, il Consiglio federale ha annunciato che al politico ticinese è stato attribuito il dipartimento degli Affari esteri. Nella foto, bacia sua moglie.
In questa immagine, Cassis durante la sua prima conferenza stampa presso il Palazzo federale: «Sarò collegiale», ha dichiarato ai giornalisti presenti.
In qualità di rappresentante della diplomazia elvetica, Cassis dovrà affrontare la spinosa questione dei rapporti con l’Unione europea.
In questa immagine, mentre tiene un discorso nel suo villaggio natale, Sessa, in piazza da Sora.
Ignazio Cassis è stato unicamente cittadino italiano durante l’infanzia, quindi ha ottenuto il passaporto svizzero a 15 anni, nel 1976. Tuttavia, nello scorso mese di agosto ha deciso di rinunciare alla cittadinanza ereditata dal padre e di mantenere unicamente quella elvetica: «Una questione di coerenza», ha spiegato.
Rompendo la tradizione, secondo la quale il consigliere federale agli Affari esteri è solito recarsi in Austria per la sua prima visita, Cassis ha scelto invece l’Italia. In questa foto è a Roma, in compagnia del ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano.
I sette membri del Consiglio federale, tra i quali il ticinese Ignazio Cassis (secondo da destra). Assieme a lui fanno parte dell’organismo esecutivo svizzero Doris Leuthard, Ueli Maurer, Simonetta Sommaruga, Johann Schneider-Ammann, Alain Berset e Guy Parmelin.
Il passaggio delle consegne con Didier Burkhalter (sulla destra), che ha ricoperto il posto di consigliere federale tra il 2009 e il 2017. Anche il predecessore di Ignazio Cassis è membro del Partito Liberale Radicale.
Ignazio Cassis è nato a Sessa il 13 aprile del 1961. Laureato in medicina, è stato eletto per due mandati al Consiglio nazionale per il Canton Ticino, tra il 2007 e il 2015.
Membro del Partito Liberale Radicale, è stato eletto Consigliere federale il 20 settembre 2017: ha preso il posto del dimissionario Didier Burkhalter. È l’ottava volta nella storia della Confederazione che un membro del Consiglio proviene dal Canton Ticino, ed erano ben diciotto anni che ciò non accadeva.
Ignazio Cassis ha battuto la concorrenza del consigliere di Stato ginevrino Pierre Maudet e della consigliera nazionale vodese Isabelle Moret. Due giorni dopo l’elezione, il Consiglio federale ha annunciato che al politico ticinese è stato attribuito il dipartimento degli Affari esteri. Nella foto, bacia sua moglie.
In questa immagine, Cassis durante la sua prima conferenza stampa presso il Palazzo federale: «Sarò collegiale», ha dichiarato ai giornalisti presenti.
In qualità di rappresentante della diplomazia elvetica, Cassis dovrà affrontare la spinosa questione dei rapporti con l’Unione europea.
In questa immagine, mentre tiene un discorso nel suo villaggio natale, Sessa, in piazza da Sora.
Ignazio Cassis è stato unicamente cittadino italiano durante l’infanzia, quindi ha ottenuto il passaporto svizzero a 15 anni, nel 1976. Tuttavia, nello scorso mese di agosto ha deciso di rinunciare alla cittadinanza ereditata dal padre e di mantenere unicamente quella elvetica: «Una questione di coerenza», ha spiegato.
Rompendo la tradizione, secondo la quale il consigliere federale agli Affari esteri è solito recarsi in Austria per la sua prima visita, Cassis ha scelto invece l’Italia. In questa foto è a Roma, in compagnia del ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano.
I sette membri del Consiglio federale, tra i quali il ticinese Ignazio Cassis (secondo da destra). Assieme a lui fanno parte dell’organismo esecutivo svizzero Doris Leuthard, Ueli Maurer, Simonetta Sommaruga, Johann Schneider-Ammann, Alain Berset e Guy Parmelin.
Il passaggio delle consegne con Didier Burkhalter (sulla destra), che ha ricoperto il posto di consigliere federale tra il 2009 e il 2017. Anche il predecessore di Ignazio Cassis è membro del Partito Liberale Radicale.
Il consigliere federale Ignazio Cassis stila un bilancio positivo della sua prima visita a New York quale ministro degli esteri elvetico.
Ciò sebbene l'annunciato incontro con il collega russo Serghiei Lavrov a margine dell'Assemblea generale dell'Onu non abbia permesso di fare passi avanti nella vicenda di spionaggio che sta incrinando i rapporti fra Svizzera e Russia. In una conferenza stampa tenuta oggi, Cassis ha detto di aver fatto conoscenza con l'Onu e con il personale della Missione svizzera nella metropoli americana e di essersi fatto un'immagine dello stato di crisi in cui versa il multilateralismo.
Per la Svizzera il multilateralismo rimane comunque uno strumento importante, ha detto il consigliere federale, anche se ha ravvisato nella collaborazione internazionale una certa stanchezza e inefficienza. Per questa ragione - ha aggiunto - la Svizzera sostiene gli sforzi di riforma portati avanti dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Colloqui bilaterali sono avvenuti anche con gli omologhi di Cassis di Algeria, Argentina, Corea del Nord, Turchia ed Emirati Arabi Uniti. Importante è stato anche l'incontro con rappresentanti dell'Unione europea, in particolare con Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri, e con Johannes Hahn, responsabile "per la politica di vicinato e i negoziati per l'allargamento" nella Commissione europea presieduta da Jean-Claude Juncker e suo interlocutore principale a Bruxelles. Cassis ha poi partecipato anche a una conferenza sulla situazione in Siria.
La Svizzera in immagini
Alcuni scatti nel Paese in cui viviamo
Martedì sera a Basilea, sul Reno, una nave-cisterna vuota ha colpito un muro sulla sponda a causa di un problema al motore. Il capitano dell'imbarcazione e i tre marinai a bordo non hanno riportato ferite dopo la collisione. Sia la nave-cisterna, battente bandiera tedesca, che la sponda del fiume hanno subito gravi danni materiali.
Dopo aver notato problemi tecnici al suo veicolo, un autista di camion si è fermato lungo il marciapiede della Hauptstrasse a Niedergösgen, nel Canton Soletta. Avvertito da un passante che il suo mezzo aveva preso fuoco, l'uomo è saltato fuori immediatamente. All'arrivo dei pompieri il camioncino era completamente avvolto dalle fiamme. La facciata dell'edificio che si trova accanto al luogo dell'incendio ha subito danni materiali che ammontano a diverse migliaia di franchi.
A Niederuzwil, nel Canton San Gallo, Il tragitto in auto di un giovane di 19 anni si è bruscamente interrotto contro una ringhiera. Secondo la polizia cantale di San Gallo, i danni materiali superano largamente i 100'000 franchi.
Durante un temporale a Hölstein, nel Canton Basilea Campagna, un fulmine ha colpito una stalla e ucciso un bovino. Gli altri animali ne sono usciti indenni. I pompieri sono riusciti a spegnere rapidamente un incendio covante innescato dal lampo.
Fuga d'aria: recentemente, a San Gallo, cinque auto si sono ritrovate con uno pneumatico bucato. La polizia cantonale è alla ricerca di testimoni.
A Lungern, nel Canton Obvaldo, un veicolo ha preso fuoco in seguito allo scontro con altri quattro mezzi. Miracolosamente nessuno è rimasto ferito.
Più di un centinaio di persone, a cavallo e a piedi, partecipano alla tradizionale processione dell'Ascensione nei dintorni di Beromünster con un clima primaverile.
La strada del Passo del San Gottardo è stata riaperta al traffico per la stagione estiva.
Divertimento all'ennesima potenza: è quanto si potrà sperimentare da questa estate sul Fräkmüntegg. L'offerta molto gettonata di parchi avventure e tende fra gli alberi si sta sviluppando. Il «Dragon Glider» è un'attività unica in Svizzera. Il nuovo «Wipfelpfad» è particolarmente gratificante e ricco di esperienze. E là dove si trovava il Fräkmüntalp, ora c'è il Drachenalp. La cerimonia di apertura si svolgerà il 16 giugno 2019.
Un uomo trasporta delle merci fino alla locanda di montagna Alter Säntis in occasione della riapertura della funivia del Säntis a Schwägalp. La struttura ed un ristorante nei paraggi sono stati colpiti da due valanghe nel mese di gennaio. Un pilone è rimasto danneggiato provocando l'interruzione del servizio.
A Lyss (Canton Berna) è stata recentemente inaugurata una rotatoria che assomiglia al piatto di un giradischi con un vinile sopra. Non si sa ancora se il bizzarro rivestimento produca per magia anche della musica.
Audaci acrobazie: al salone dei veicoli classici «Swiss Classic World» di Lucerna, alcuni motociclisti tentano di percorrere il muro della morte battezzato «Motodrom» alla guida del loro bolide da collezione.
Uno dirige e tutti gli altri suonano: sul Pilatus Kulm, un centinaio di musicisti celebra l'apertura della stagione estiva.
Un elicottero Super Puma dell'esercito svizzero partecipa ad uno spettacolo aereo in occasione dei festeggiamenti per l'80° anniversario della base aerea di Emmen.
Scorcio della Sala Giacometti appena restaurata nell'edificio amministrativo Amtshaus I di Zurigo, utilizzata dal dipartimento della sicurezza. Grazie alla nuova illuminazione a LED, questo bene culturale d'importanza nazionale risplende nuovamente di mille fuochi.
Violento frontale tra un'automobilista che, per ragioni ancora da chiarire, viaggiava contromano fra Zufikon e Berikon (Canton Argovia) e un'auto che procedeva nel corretto senso di marcia. La donna di 37 anni ha riportato graffi, contusioni e costole rotte. Il conducente dell'altra auto, un giovane di 29 anni, ne è uscito invece solo con qualche ecchimosi e leggere contusioni.
Raoni Metuktire (a sinistra), capo della tribù dei Kayapos, consegna a Sami Kanaan, sindaco di Ginevra, una mazza da guerra tradizionale. Raoni Metuktire rappresenta i gruppi etnici autoctoni del Brasile, minacciati dallo sfruttamento e dalla deforestazione della foresta tropicale in Amazzonia.
Hakuna Matata! L'influencer Sara Leutenegger posa su di un affascinante affresco 3D dell'artista svizzero Patrick Wehrli di Redl.ch nella stazione centrale di Zurigo. L'affresco mostra uno scorcio di Disneyland Paris, dove si svolgerà il Festival del Re Leone e della Giungla da fine giugno al 22 settembre.
La fotografa Heidi Hostettler si immerge nello stagno del Monumento del leone a Lucerna nell'ambito della sua serie di esibizioni «20:21». È dal novembre 2018 che la donna scatta fotografie nello stagno per la sua esposizione prevista per ottobre 2019.
In seguito alle forti piogge nella Svizzera orientale, le cascate Thur a Unterwasser regalano uno spettacolo particolarmente umido…
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