Accordo quadro Cassis: "Vivere senza un accordo con l'UE non è possibile"

ATS

24.1.2019

"Non si è abituati in Svizzera a essere trattati in questo modo e si ha l'impressione che sia arroganza".

Con queste parole il consigliere federale Ignazio Cassis ha commentato a Davos l'intimazione, fatta a Berna dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, di firmare senza indugi il prospettato accordo quadro con Bruxelles.

Il ministro degli esteri elvetico - che ha pure annunciato un viaggio negli Stati Uniti il 7 febbraio per negoziare un accordo di libero scambio - si è così espresso in un colloquio con il giornalista della tv romanda RTS Darius Rochebin, a margine del Forum economico mondiale (WEF).

"Vivere senza accordo non è possibile"

Nel colloquio, diffuso giovedì sera dall'emittente, Cassis si è d'altro canto rallegrato del suo incontro a Davos con il commissario europeo Johannes Hahn, responsabile "per la politica di vicinato e i negoziati per l'allargamento".

"La Svizzera e l'Europa difendono ciascuno i propri interessi e alla fine della consultazione sull'accordo presenteremo le nostre proposte", ha affermato, rilevando poi, a una domanda del giornalista, che vivere senza accordo non è possibile: "Abbiamo sempre avuto accordi con i nostri vicini da quando la Svizzera è nata".

Un accordo di libero scambio con gli USA

Annunciando il viaggio negli USA in febbraio, Cassis ha precisato che incontrerà il suo omologo segretario di Stato Mike Pompeo: "Speriamo di negoziare un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti", ha aggiunto.

Secondo il ministro degli esteri elvetico è anche un modo di mostrare, in questo contesto di tensione con l'Unione Europea, che "la Svizzera ha altre aperture nel mondo", oltre all'Ue.

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