Svizzera Il Governo promette adattamenti nell'informazione al pubblico prima delle votazioni

ns, ats

31.1.2024 - 13:53

Il governo promette adattamenti nell'informazione al pubblico prima delle votazioni. (Immagine simbolica d'archivio)
Il governo promette adattamenti nell'informazione al pubblico prima delle votazioni. (Immagine simbolica d'archivio)
Keystone

Il Consiglio federale accoglie, perlomeno in parte, le raccomandazioni del Parlamento sulla condotta di informazione al pubblico nelle campagne di votazione. Il Governo promette adeguamenti in particolare nelle prese di posizione sulle reti sociali.

La Commissione della gestione del Consiglio nazionale (CdG-N) ha redatto un rapporto all'attenzione del governo alla fine dello scorso mese di novembre.

Per le sue considerazioni si è basata su una valutazione del Controllo parlamentare dell'amministrazione (CPA) che aveva esaminato istruzioni, strategie e processi della comunicazione prima delle votazioni e la loro attuazione, come pure analizzato concretamente la comunicazione delle autorità relativa a quattro oggetti in votazione specifici.

I commissari criticano in particolare i dipartimenti federali, rei di non rispettare le direttive della Cancelleria federale (CaF). Il confine tra informazione e campagna elettorale è definito in modo molto diverso da un dipartimento all'altro.

Rispondendo alla CdG-N in un documento pubblicato oggi, il governo ricorda innanzitutto il preciso contesto legale in cui opera durante le campagne di votazione. Fondamentalmente è chiamato a fornire informazioni con il «dovuto ritegno» e a contribuire alla libera formazione della volontà degli aventi diritto di voto.

Il Consiglio federale rammenta anche il quadro politico sensibile in cui è chiamato a muoversi. Ogni dibattito riguardante una singola votazione popolare segue un decorso diverso e l'esecutivo deve sempre «disporre del necessario margine di manovra». L'intensità della comunicazione delle autorità, ad esempio, può quindi variare di volta in volta ma deve sempre risultare proporzionata.

Critiche alla CdG

In governo non risparmia qualche critica ai commissari. A differenza del Consiglio federale, fa notare che chi conduce le campagne non è pressoché tenuto a rispettare alcuna regola. La CdG non ne ha sufficientemente tenuto conto: «Il Consiglio federale si rammarica del fatto che il CPA non abbia esaminato se e in quali casi le critiche mosse fossero eventualmente ingiustificate».

L'esecutivo prende atto del fatto che, nel complesso, la CdG considera la comunicazione delle autorità prima delle votazioni «parzialmente adeguata». «Dubita che questa valutazione globale sia corretta» poiché non si fonda sulla constatazione di lacune sistematiche e ricorrenti. I pochi punti criticati sono infatti risultati dall'analisi di soli quattro oggetti in votazione. «La valutazione poggia pertanto su una base di dati non rappresentativa».

Adeguamenti entro l'autunno

Ciò nonostante, il governo fa proprie le raccomandazioni della CdG-N e promette miglioramenti. Così, scrive, si adopererà affinché tutte le parti coinvolte nella redazione delle spiegazioni di voto, in particolare quelle contenute nel quaderno inviato a tutti gli aventi diritto, a livello di dipartimenti e di uffici, seguano sistematicamente le istruzioni della CaF.

Il Consiglio federale condivide in particolare il parere del parlamento in merito all'uso delle reti sociali. Ricorda però che, data la loro natura mutevole, un eventuale disciplinamento può comprendere soltanto linee guida generali. In tutti questi ambiti le regole saranno precisate entro questo autunno.

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