Dati sulla mobilitàUna nuova infrastruttura statale di dati sulla mobilità in arrivo?
ns, ats
2.2.2022 - 11:23
Per far fronte all'intensificazione del traffico, il Consiglio Federale vuole dotare la Svizzera di un'infrastruttura statale di dati sulla mobilità accessibile ai vari attori. Ha posto oggi in consultazione, fino al 3 maggio, un relativo progetto di legge.
ns, ats
02.02.2022, 11:23
02.02.2022, 12:07
SDA
Secondo le previsioni dell'Ufficio federale dello sviluppo territoriale, per il 2050 il traffico viaggiatori in Svizzera sarà aumentato in media dell'11%. Nel traffico merci si prevede una crescita del 31%.
Soprattutto le aree urbane densamente popolate, in cui vive più dell'80% della popolazione e dove si concentrano le attività economiche, risentiranno di questa evoluzione, che condurrà in numerosi punti al superamento della capacità massima delle infrastrutture di trasporto, fa notare il governo nel rapporto esplicativo per l'avvio della consultazione.
La costruzione di nuove tratte stradali e ferroviarie non è una soluzione praticabile ad aeternam, se si considerano i vincoli di spazio e l'aumento dei costi. Ciò significa che in futuro bisognerà porre l'accento su uno sfruttamento ottimale e omogeneo delle infrastrutture e dei mezzi di trasporto esistenti, ritiene il Consiglio federale.
I dati: un terzo pilastro sistemico
Quest'ultimo è persuaso che per conseguire una migliore corrispondenza tra domanda e offerta, un maggiore sfruttamento delle capacità esistenti e la possibilità per viaggiatori e pendolari di trovare facilmente l'offerta che fa per loro, sarà irrinunciabile disporre di informazioni attendibili sulla disponibilità di infrastrutture e mezzi di trasporto, nonché predisporre un intenso scambio di dati e l'interconnessione di tutti i componenti del sistema di mobilità.
Nel settore della mobilità i dati svolgono un ruolo sempre più importante: costituiscono una terza infrastruttura di rilevanza sistemica, accanto a quella stradale e ferroviaria, dichiara in sintesi l'esecutivo.
Garantire il flusso di informazioni
Il progetto di legge prevede la realizzazione di un'infrastruttura statale di dati sulla mobilità (MODI), che crei i presupposti tecnico-organizzativi necessari per garantire il flusso di informazioni su tutti gli aspetti della mobilità in modo duraturo, sicuro e libero da interessi commerciali. Per il governo il disegno di legge permette anche di sviluppare ulteriormente una mobilità rispettosa del clima.
Il finanziamento sarà assicurato dalla Confederazione per i primi dieci anni, al termine dei quali andranno riscosse possibilmente tasse di utilizzazione, scrive il governo.
La nuova infrastruttura di dati si compone di due elementi principali: infrastruttura nazionale di dati sulla mobilità (NADIM) e Rete dei trasporti CH.
La NADIM rende possibile lo scambio standardizzato di dati sulla mobilità e mette quindi in contatto ente pubblico, fornitori di mobilità, sviluppatori e gestori di soluzioni digitali per i clienti (ad esempio delle app) e altri attori, come il comparto scientifico e della ricerca.
La Rete dei trasporti CH è una rappresentazione digitale uniforme dell'intero sistema di trasporto della Svizzera con cui si vogliono sincronizzare, ampliare e ottimizzare in maniera centralizzata, ad opera della Confederazione, tutti i dati sulle reti dei trasporti e le relative infrastrutture pubbliche. Rappresenta pertanto il sistema di riferimento territoriale centrale per la connessione di dati sulla mobilità mediante la NADIM.