Governo«No» all'Iniziativa per la biodiversità, c'è il controprogetto
fc, ats
4.3.2022 - 12:19
La biodiversità va meglio protetta, ma non come proposto dall'iniziativa «Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio», che, se approvata, limiterebbe in modo eccessivo il margine di manovra di Confederazione e Cantoni.
Keystone-SDA, fc, ats
04.03.2022, 12:19
04.03.2022, 12:33
SDA
È il parere del Consiglio federale che ha deciso di contrastarla con un controprogetto indiretto, ossia tramite una revisione della legge sulla protezione della natura e del paesaggio (LPN).
Punto centrale del controprogetto, che tiene anche conto degli obiettivi di politica energetica, è garantire lo spazio necessario ad animali e piante. A tal fine, il governo vuole che il 17% del territorio nazionale venga definito come zona di protezione della biodiversità. Questo obiettivo è già presente nella Strategia Biodiversità Svizzera del 2012. Attualmente, la quota di queste aree protette è pari al 13,4%.
Con l'inserimento dell'obiettivo nella legge, il Governo rafforza il suo mandato. La quota richiesta può essere raggiunta ad esempio «integrando ed estendendo i biotopi regionali e locali oppure con l'ampliamento, già in corso, delle riserve forestali», precisa l'esecutivo. Le aree protette nazionali esistenti devono essere risanate se necessario.
A queste superfici, dette «infrastruttura ecologica», vanno ad aggiungersi le aree di interconnessione, che assicurano alle specie libertà di movimento nel paesaggio per nutrirsi, riprodursi o colonizzare nuovi spazi vitali. A tal fine sono necessari corsi d'acqua prossimi allo stato naturale, margini boschivi, spazi verdi pregiati in termini ecologici lungo le infrastrutture di trasporto nonché ponti per la fauna selvatica e passaggi per gli anfibi. Il controprogetto indiretto obbliga le autorità – Confederazione e Cantoni – a sviluppare ulteriormente questa infrastruttura.
Un altro «elemento chiave» del controprogetto è la promozione tramite incentivi della natura nelle città e nei comuni, come spazi verdi e corpi idrici prossimi allo stato naturale come pure tetti e facciate verdi. Ciò andrà realizzato in collaborazione con i Cantoni.
Il controprogetto introdurrà nella LPN anche il concetto di «cultura edilizia di elevata qualità». Lo scopo, indica l'esecutivo, è «conciliare la protezione e la cura del patrimonio naturale e culturale con l'ulteriore sviluppo di elevata qualità dello spazio insediativo».
Da notare che il controprogetto è stato ridefinito dopo la consultazione. Per UDC, PLR e Alleanza del Centro il primo disegno di legge proposto dal governo si spingeva troppo lontano, mentre PS, Verdi e Verdi liberali, nonché Patrimonio Svizzero – associazione promotrice dell'iniziativa – giudicavano insufficiente il progetto elaborato dal Dipartimento dell'ambiente (DATEC).