Svizzera Sport invernali, il Governo vuole sostenere diversi centri regionali

mh, ats

3.12.2021 - 11:06

Il Governo vuole creare diversi centri per gli sport invernali
Il Governo vuole creare diversi centri per gli sport invernali
Keystone

Sostenere diversi centri per sport invernali invece di uno solo, in modo da promuovere queste attività, ma anche le regioni di ubicazione.

3.12.2021 - 11:06

È quanto si propone di fare il Consiglio federale, che oggi ha incaricato il Dipartimento competente (DDPS) di elaborare le basi legali in questo senso.

Il tema ha una lunga storia, che nasce nel 2014 con l'idea di creare un grande centro per gli sport della neve. In seguito allo scarso appoggio ottenuto in consultazione e per ragioni di natura politico-finanziaria, il Governo nel 2016 aveva deciso di sospendere il progetto fino al 2023. Ma nel 2019 è stato incaricato dal Parlamento di approfondire la questione.

Ora l'Esecutivo torna alla carica con l'idea di realizzare diversi centri. L'obiettivo è indurre in particolare le scuole a tornare a organizzare più campi invernali, apportando così un notevole valore aggiunto alla promozione dello sport di massa, dell'infanzia e della gioventù come pure alla regione di ubicazione, precisa il Governo in una nota, aggiungendo che le sedi e il loro numero non sono ancora stati definiti.

Lo stesso vale per la realizzazione di nuovi edifici, ampliamenti, rinnovi o per una migliore interconnessione delle capacità esistenti. Sulla base di esigenze comprovate e integrate in una strategia di sviluppo regionale, i centri dovranno poter essere realizzati in tutte le destinazioni di sport invernali idonee della Svizzera.

Finanziamento garantito da una partecipazione ai costi di comuni e Cantoni

Il finanziamento verrà garantito in primo luogo tramite una partecipazione ai costi dei comuni e dei Cantoni di ubicazione, precisa ancora il Consiglio federale. In conformità alle possibilità di promozione previste dalla politica regionale, la Confederazione fornirà sostegno in via sussidiaria e si limiterà ai costi d'investimento computabili.

Berna non intende versare contributi per i costi d'esercizio, in modo da evitare che si creino nuove interrelazioni a lungo termine tra la Confederazione e i Cantoni per quanto riguarda i compiti e il finanziamento. Le organizzazioni responsabili e di gestione locali dovranno illustrare che, da un lato, grazie ai contributi erogati dall'ente pubblico viene raggiunto il capitale d'investimento necessario e che, dall'altro, l'attività può essere garantita in un'ottica di lungo termine.

Le sedi dovranno garantire ottime condizioni di innevamento, essere adeguate alle esigenze, fruibili in tutte le stagioni, essere ben collegate con i trasporti pubblici e offrire pacchetti di servizi a prezzi convenienti per scuole e gruppi di bambini e adolescenti. In aggiunta, durante la pianificazione occorrerà soddisfare le prescrizioni in materia di protezione dell'ambiente, del paesaggio e degli insediamenti e tenere conto anche dell'accessibilità.

Come funziona adesso

Attualmente la Confederazione può concedere aiuti finanziari per la costruzione di impianti per lo sport di competizione, non però per la realizzazione di strutture per lo sport di massa. Al contempo, nel quadro della Nuova politica regionale della Confederazione (NPR) possono essere messi a disposizione prestiti per la costruzione di progetti infrastrutturali di importanza regionale, non però per l'esercizio di un impianto. Occorre pertanto approntare nuove basi legali.

Oltre ad aver approvato un rapporto sul tema, il Consiglio federale ha pertanto incaricato il DDPS di avviare i lavori necessari per adeguare il diritto, tenendo conto anche degli altri lavori imminenti di revisione della legge sulla promozione dello sport. Entro la fine del 2023 il Governo si aspetta una proposta dal dipartimento guidato da Viola Amherd.

mh, ats