Svizzera Obbligo di film europei e investimenti nel cinema elvetico per le piattaforme di streaming

mp, ats

6.9.2023 - 10:37

Dal prossimo primo gennaio, almeno il 30% delle piattaforme di streaming online (quali Netflix o Disney1+) dovrà essere costituito da pellicole europee ed esse dovranno investire almeno il 4% dei loro proventi lordi realizzati nella Confederazione nella creazione cinematografica locale
Dal prossimo primo gennaio, almeno il 30% delle piattaforme di streaming online (quali Netflix o Disney1+) dovrà essere costituito da pellicole europee ed esse dovranno investire almeno il 4% dei loro proventi lordi realizzati nella Confederazione nella creazione cinematografica locale
Keystone

Dal 2024, almeno il 30% delle piattaforme di streaming online (quali Netflix o Disney1+) dovrà essere costituito da pellicole europee ed esse dovranno investire il 4% dei loro proventi lordi realizzati nella Confederazione nella creazione cinematografica locale.

Keystone-SDA, mp, ats

Il Consiglio federale ha adottato oggi una modifica in tal senso dell'Ordinanza sulla cinematografia (OCin) nonché una nuova ordinanza (OQIC) che definisce i dettagli e gli obblighi futuri.

Tali novità erano contenute nella revisione della Legge sul cinema (LCin), approvata dal popolo il 15 maggio 2022.

Si stima che – così facendo – dal 2024 verrà generato un volume di 18 milioni di franchi all'anno destinati alla creazione cinematografica elvetica e alla Svizzera come sede di produzione, indica una nota governativa odierna. Dato che le imprese coinvolte investiranno principalmente in serie e formati audiovisivi non sostenuti dalla Confederazione, si creerà una nuova fonte di guadagno che garantirà la competitività della Svizzera a livello europeo e che dovrebbe consentire di realizzare coproduzioni internazionali.

Gli obblighi si applicano alle imprese svizzere ed estere che si rivolgono al pubblico svizzero e quindi ora anche alle piattaforme di film online e alle finestre pubblicitarie estere. Le imprese coinvolte sottostanno all'obbligo di notifica e di registrazione presso l'Ufficio federale della cultura, precisa ancora l'esecutivo.

La OQIC precisa la Legge sul cinema e definisce la procedura e le regole per la computabilità degli investimenti nella creazione cinematografica svizzera. Il Consiglio federale ha previsto esenzioni per le piccole e medie imprese e per le imprese per cui il rispetto degli obblighi è sproporzionato. Sono esentate quelle che realizzano un giro d'affari inferiore a 2,5 milioni di franchi all'anno e che per ciascun anno civile mostrano o diffondono al massimo 12 lungometraggi computabili, conclude la nota.