Governo CF: sviluppare ulteriormente servizi di trasporto a lunga distanza

ATS

2.11.2017 - 11:58

BERNA

Il Consiglio federale intende sviluppare ulteriormente i servizi di trasporto nazionali e internazionali con autobus a lunga distanza integrandoli nel sistema attuale dei trasporti pubblici.

Il governo si mostra tuttavia prudente per quanto riguarda una liberalizzazione totale del mercato dei trasporti ferroviari e con autolinee. Questi in sintesi i principali contenuti del rapporto adottato nella seduta di ieri dell'esecutivo, che sarà presentato stamane a Berna.

Il Consiglio federale ritiene che il traffico internazionale viaggiatori sia di alta qualità e che la Svizzera sia ben collegata con il sistema dei trasporti europeo. Le metropoli e gli snodi principali sono raggiungibili dalla Confederazione con collegamenti regolari e diretti.

Secondo l'esecutivo, il quadro giuridico in vigore per le linee nazionali e internazionali su rotaia e su strada si è dimostrato in linea di massima valido, ma i relativi mercati stanno evolvendo, si legge in una nota governativa odierna.

Le autolinee internazionali sono infatti interessate da grossi cambiamenti a seguito della liberalizzazione introdotta in Germania e in Francia. Secondo il Consiglio federale, vi è un potenziale di sviluppo per le stazioni e le fermate delle autolinee. Il governo raccomanda quindi che le imprese interessate elaborino, insieme ai Cantoni e ai Comuni, standard minimi al fine di modernizzarle.

Viene tuttavia mantenuto il divieto di cabotaggio, che proibisce ai fornitori esteri di effettuare trasporti all'interno della Svizzera. Con il suo mantenimento e l'applicazione delle condizioni sociali, si intende garantire che non vi sia una distorsione del mercato elvetico dovuta a disparità di standard sociali, precisa ancora il comunicato.

Riguardo all'autorizzazione di autolinee nazionali a lunga distanza, il Consiglio federale, ravvisando un sufficiente margine di manovra nell'attuale quadro giuridico, mira a integrarle nel sistema esistente dei trasporti pubblici. Ciò implica ad esempio che i fornitori di nuovi servizi di autolinee nazionali debbano riconoscere abbonamenti generali e a metà prezzo.

Il governo respinge tuttavia la proposta di esonerare gli autobus a lunga percorrenza dall'obbligo di concessione federale, liberalizzando ampiamente il settore, poiché - a suo avviso - ciò pregiudicherebbe i progressi ottenuti dal sistema svizzero dei trasporti pubblici.

Traffico internazionale su rotaia

Nel rapporto vi è anche un capitolo dedicato al traffico internazionale su rotaia: in questo settore i servizi di trasporto di viaggiatori sono attualmente possibili solo in cooperazione tra imprese svizzere e aziende estere. A questo proposito, il Consiglio federale sta esaminando l'introduzione di una liberalizzazione parziale nel quadro dell'Accordo sui trasporti terrestri con l'UE, che consentirebbe la gestione di tali servizi da parte di un'unica impresa.

Le aziende ferroviarie elvetiche potrebbero così effettuare, nel quadro di servizi internazionali, anche trasporti all'interno di altri Paesi. In base alle esperienze già raccolte nell'Unione europea, da tale modifica scaturirebbero - secondo il governo - singole nuove offerte.

Inoltre, come effetto indiretto della maggiore liberalizzazione, vi sarebbe un probabile miglioramento delle offerte esistenti. L'esecutivo deciderà sugli sviluppi in merito nel corso del 2018.

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