Governo Servizio nazionale degli indirizzi, bisogno reale 

L'istituzione di un servizio nazionale degli indirizzi risponde a un reale bisogno e contribuirà a semplificare le procedure amministrative e permetterà alle autorità di svolgere i loro compiti in modo più efficiente.

Ne è convinto il Consiglio federale al termine della consultazione sulla nuova legge federale sul servizio degli indirizzi delle persone fisiche (LSI).

Nel complesso le reazioni sono state positive. La maggior parte degli ambienti interessati ha infatti approvato il progetto preliminare della SLI volto alla creazione di un servizio centrale che raccolga gli indirizzi di ogni abitante della Svizzera.

Alla luce dei risultati della procedura di consultazione, il Consiglio federale ha comunque deciso di adeguare alcuni punti e di provvedere ai necessari chiarimenti. In particolare, la regolamentazione della sovranità dei dati e le considerazioni sulla loro protezione dovranno essere precisate, indica una nota governativa odierna.

Inoltre, le possibilità di consultazione del servizio, le competenze e il ruolo dei Cantoni e dei Comuni dovranno essere ancora approfondite. Occorre, secondo l'esecutivo, chiarire da subito se e quali altre fonti di dati possono essere utilizzate dalla Confederazione, dai Cantoni o dai Comuni per migliorare il livello di aggiornamento dei dati forniti attraverso il servizio.

Il Consiglio federale ha pertanto incaricato il Dipartimento federale dell'interno (DFI) di effettuare i necessari chiarimenti entro la metà del 2021 e, in un secondo tempo, di sottoporre il messaggio all'esecutivo entro l'inizio del 2022.

Attualmente non esiste un servizio nazionale attraverso il quale le autorità elvetiche possano ricercare il domicilio o l'indirizzo delle persone residenti in Svizzera o aggiornare i dati relativi agli indirizzi esistenti. La LSI costituirà quindi una base sulla quale la Confederazione potrà istituire un servizio nazionale degli indirizzi.