Svizzera Contenimento dei costi della salute, permangono divergenze in Parlamento

mp, ats

14.12.2020 - 19:23

Permangono delle divergenze tra i due rami del Parlamento nell'esame della revisione della LAMal volta a limitare i costi sanitari (pacchetto 1b).

Rimangono ancora delle divergenze tra i due rami del Parlamento nell'esame del pacchetto di misure per contenere i costi dell'assicurazione malattie
Rimangono ancora delle divergenze tra i due rami del Parlamento nell'esame del pacchetto di misure per contenere i costi dell'assicurazione malattie
Keystone

Oggi il Consiglio nazionale si è allineato agli Stati su due delle cinque misure di contenimento dei costi nell'assicurazione malattie. In particolare, gli assicurati non potranno rivolgersi a un'organizzazione di pazienti in caso di domande relative a una fattura.

I parlamentari hanno oggi anche approvato una formulazione semplificata adottata dai «senatori» in settembre. Gli assicurati potranno controllare la fattura del medico e trasmetterla anche tramite un invio elettronico.

Con 108 voti contro 83, il plenum – seguendo la Camera dei cantoni – ha pure rinunciato alle sovvenzioni per le organizzazioni dei pazienti che aiutano gli assicurati a controllare le fatture. Il controllo di queste ultime spetta agli assicuratori, ha sottolineato Ruth Humbel (PPD/AG) a nome della commissione. Aggiungendovi un terzo controllo, il tutto si rivelerebbe più costoso.

La sinistra avrebbe voluto mantenere questa opzione. «Un rafforzamento del controllo delle fatture servirebbe a contenere l'aumento dei costi», ha sostenuto invano Barbara Gysi (PS/SG). Non v'è bisogno di una base legale per far controllare una fattura da un'associazione, le ha replicato Philippe Nantermod (PLR/VS).

Strutture tariffali

Le due Camere non hanno invece trovato ancora un'intesa quanto ai forfait nelle cure ambulatoriali. Il Nazionale ha ribadito – con 134 voti contro 51 e 2 astenuti – di voler fissare dei limiti legali nell'elaborazione e nell'applicazione dei forfait legati ai trattamenti ambulatoriali. I «senatori» avevano respinto – seppur di misura – l'introduzione di una struttura tariffale uniforme.

Tali forfait hanno un effetto di moderazione dei costi e impediscono un'estensione della fatturazione, ha rilevato Ruth Humbel. Si tratta di una soluzione efficace per ridurre l'evoluzione dei costi che consente di paragonare le prestazioni fornite, le ha fatto eco Philippe Nantermod.

Dal canto suo, la sinistra avrebbe voluto permettere delle eccezioni a questa struttura tariffale, in particolare al fine di prendere in considerazione le differenze cantonali. Anche il ministro della sanità Alain Berset era favorevole a questa soluzione flessibile. L'UDC avrebbe voluto allinearsi alla versione degli Stati. Tale forfait sarebbe un limite alla concorrenza, in un settore già fortemente regolamentato, ha sostenuto invano Thomas De Courten (UDC/BL).

Al pari degli Stati, l'UDC avrebbe voluto inserire il rispetto dell'autonomia tariffale nella revisione della legge qualora il Consiglio federale dovesse intervenire se i fornitori di prestazioni e gli assicuratori non riuscissero a trovare un'intesa. Con 136 voti contro 51 e 1 astenuto, la maggioranza dei deputati ha respinto tale proposta.

Progetti pilota

I progetti pilota in deroga alla legge sull'assicurazione malattie dovranno essere conformi alla Costituzione. Contrariamente ai «senatori», con 109 voti contro 78, il Nazionale non ha voluto rinunciare a definire gli ambiti di applicazione dei progetti pilota. Non ha neppure voluto ritirare da questo elenco le prestazioni all'estero, né la limitazione della scelta del fornitore di prestazioni, come domandava la sinistra.

Il Consiglio federale aveva preannunciato che una deroga totale al principio della legalità sarebbe contraria alla Costituzione federale. Occorre garantire che i diritti fondamentali non siano violati, ha spiegato Alain Berset, che si è pronunciato a favore della versione del Nazionale.

Il Consiglio federale ha presentato nell'agosto 2019 un pacchetto di nove misure per frenare l'aumento dei costi della salute. Tale pacchetto è stato diviso in due progetti. Durante la scorsa sessione estiva, il Parlamento ha adottato il «pacchetto 1a». Ora deve deliberare sul «pacchetto 1b» delle misure di contenimento dei costi.

Il dossier ritorna agli Stati.

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