SessionePer ora niente certificato Covid in Parlamento
fc, ats
13.9.2021 - 15:50
Consiglieri nazionali e «senatori» potranno – per ora – continuare ad accedere a Palazzo federale senza esibire il certificato sanitario, malgrado da oggi il pass covid venga richiesto nei luoghi chiusi come ristoranti, cinema e piscine.
13.09.2021, 15:50
13.09.2021, 17:07
SDA
«L'Ufficio è giunto alla conclusione che attualmente mancano le basi legali per escludere chi non ha il certificato», ha spiegato il presidente del Consiglio nazionale Andreas Aebi (UDC/BE) aprendo la sessione autunnale delle Camere federali.
Le cose potrebbero però presto cambiare: l'obbligatorietà di presentare il certificato verrà introdotta quando saranno aggiornate le disposizioni legali. Le competenti commissioni si metteranno presto al lavoro, ha aggiunto.
Ieri la SonntagsZeitung aveva riferito come i presidenti dei partiti – ad eccezione dell'UDC che, stando al domenicale, non è stato contattato – abbiano scritto una lettera alla Delegazione amministrativa (cioè la direzione dei Servizi del parlamento) chiedendo l'introduzione dell'obbligo. La missiva era stata redatta su iniziativa dei Verdi liberali.
Non tutto l'UDC è contrario
Non tutti gli esponenti democentristi vedono tuttavia di cattivo occhio il passo proposto. «Sono favorevole al fatto che i parlamentari debbano mostrare un certificato per entrare a Palazzo federale: sarebbe un cattivo segnale fare un'eccezione per i politici», ha sostenuto lo stesso Aebi in dichiarazioni riportate dal foglio zurighese.
Lo stesso capogruppo UDC in parlamento, Thomas Aeschi, fortemente contrario all'imposizione del pass in ristoranti e palestre, è possibilista: «il requisito del certificato per la sessione dovrebbe essere riesaminato», ha dichiarato alla SonntagsZeitung.
A suo avviso è problematico impedire ai parlamentari di partecipare di persona alla sessione, ma non sarebbe nemmeno facile capire perché si dovrebbero applicare regole diverse ai parlamentari federali rispetto ad altre assemblee.