Svizzera Va in porto la riforma AVS 21, donne in pensione a 65 anni

fc, ats

15.12.2021 - 12:42

"Senatori" al lavoro sulla riforma AVS 21
"Senatori" al lavoro sulla riforma AVS 21
Keystone

Con l'adozione oggi da parte di ambo i Consigli delle proposte della Conferenza di conciliazione, la riforma AVS 21 ha terminato l'iter legislativo. Il suo scopo è garantire il finanziamento del Primo pilastro fino al 2030.

15.12.2021 - 12:42

Per riuscirci il progetto prevede diverse misure, le più significative sono l'aumento dell'età pensionabile per le donne a 65 anni e l'incremento dell'IVA. L'ultima parola spetterà al popolo.

Il Parlamento ha previsto alcune misure compensatorie per le donne che dovranno lavorare un anno in più. A beneficiarne saranno le donne che andranno in pensione nei nove anni successivi all'adozione della riforma. Concretamente, queste riceveranno un supplemento della rendita, che sarà modulato a seconda del reddito e aumentato per i redditi medio-bassi.

L'unica divergenza che ancora opponeva le due Camere concerneva l'eventualità, per il calcolo delle prestazioni complementari, di contabilizzare questi supplementi come reddito. La Conferenza di conciliazione ha su questo punto seguito il Nazionale che non voleva tenerne conto. Al voto, i «senatori» hanno detto «sì» con 31 voti contro 10 e 3 astenuti; il Nazionale con 121 contro 61 voti.

Possibilità di anticipare o rinviare la rendita tra i 63 e i 70 anni

La riforma prevede anche la possibilità per tutti di anticipare o rinviare la totalità o una parte della rendita tra i 63 e i 70 anni, anche nella previdenza professionale. Le donne nella generazione transitoria beneficeranno di condizioni più favorevoli.

Altro elemento «faro» della riforma è l'aumento dell'IVA di 0,4 punti percentuali. Non ci sarà invece un finanziamento dell'AVS da parte della Banca nazionale svizzera (BNS).

L'ultima parola spetterà al popolo: l'aumento dell'IVA comporta infatti una modifica costituzionale che sottostà a votazione popolare obbligatoria.

fc, ats