Lo ha deciso il NazionaleGenocidio in Ruanda, «la Svizzera adeve chiarire il suo ruolo sul caso Kabuga»
bt, ats
27.2.2024 - 14:54
Il Consiglio federale dovrà illustrare in un rapporto il ruolo svolto dalla Svizzera nel cosiddetto caso Félicien Kabuga, accusato di essere uno dei principali responsabili del genocidio in Ruanda del 1994.
bt, ats
27.02.2024, 14:54
27.02.2024, 15:03
SDA
Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale, approvando, per 128 voti a 65, un postulato di Christine Badertscher (Verdi/BE).
Kabuga è stato latitante per oltre un quarto di secolo. Uno dei motivi che gli hanno permesso di sottrarsi tanto tempo alla giustizia, ricorda nel suo atto parlamentare la deputata ecologista, è che la Svizzera, che nel 1994 avrebbe avuto la possibilità di arrestarlo, non lo fece.
Il governo è quindi sollecitato a confezionare un rapporto in cui dovrà rispondere a diverse domande, fra cui come mai trent'anni fa Kabuga poté entrare e uscire indisturbato dal Paese. Badertscher fa peraltro notare come invece un ex sindaco ruandese, Fulgence Niyonteze, fu perseguito e condannato dalla giustizia militare.
Alcuni mesi fa, Kabuga è comparso dinanzi al Tribunale per il Ruanda all'Aia. Il novantenne è però affetto da demenza ed è stato considerato non idoneo a prendere parte a un processo: il procedimento è dunque stato sospeso.
Il presunto responsabile del genocidio in Ruanda non sarà mai condannato, commenta Badertscher, parlando di «cocente delusione» per i superstiti del sanguinoso sterminio etnico, che ha fatto circa un milione di vittime. Questa situazione avrebbe potuto essere evitata se nel 1994 Berna avesse agito diversamente, è la conclusione dal retrogusto amaro della consigliera nazionale bernese.
Dal canto suo, il Consiglio federale si è detto favorevole a una dettagliata analisi storica dei fatti. Tuttavia, avverte il governo, andranno rispettate le disposizioni della legge federale sull'archiviazione.