SessioneIl Nazionale non vuole una fusione rapida tra la PC e il servizio civile
mp, ats
15.6.2023 - 19:07
L'idea di fondere il servizio civile e la protezione civile (PC) creando una nuova organizzazione non piace. Il Consiglio nazionale ha respinto oggi – con 96 voti contro 83 e 4 astenuti – una mozione della sua commissione preparatoria che chiedeva al Consiglio federale di agire rapidamente.
Keystone-SDA, mp, ats
15.06.2023, 19:07
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Stando a un rapporto del governo, scritto prima della guerra in Ucraina, la PCI è confrontata con problemi di effettivi. Nel 2021, contava 68'000 membri, mentre l'obiettivo fissato una decina di anni fa era di 72'000 unità. Se tale numero non aumenta, c'è da aspettarsi che l'effettivo reale passi a circa 51'000 unità entro il 2030.
Il tempo stringe, ha dichiarato Mauro Tuena (UDC/ZH) a nome della commissione, tanto più che la frequenza e l'intensità delle minacce quali le catastrofi climatiche, le pandemie, i ciberattachi e le interruzioni di corrente aumentano.
Gli oppositori a questa fusione hanno invece insistito di «non mettere il carro davanti ai buoi», stando alle parole di Fabien Fivaz (Verdi/NE). Un raggruppamento del servizio civile e della PC è un'impresa complessa che avrebbe importanti ripercussioni, in particolare per i cantoni, ha aggiunto l'ecologista neocastellano.
Discusso possibile obbligo di servire per donne
Giovedì il plenum ha anche discusso della possibilità che le donne siano tenute a prestare servizio, al fine di garantire a lungo termine all'esercito e alla protezione civile sufficiente personale. Dopo il Consiglio degli Stati, il Nazionale ha preso tacitamente atto di un rapporto del governo in tal senso.
Il documento individua due opzioni. La prima è quella di rendere obbligatorio il servizio di leva per le donne svizzere, il che raddoppierebbe l'effettivo. È inoltre in discussione la possibilità di imporre alle donne la partecipazione alla giornata informativa sull'obbligo di prestare servizio nell'esercito.
Questa giornata è un'opportunità per motivare le donne, hanno sottolineato vari oratori borghesi, precisando che si tratta di una questione di valore aggiunto piuttosto che di aumento del personale.
La seconda opzione, che consisteva nel fondere il servizio civile e la protezione civile creando una nuova organizzazione è stata poi – come detto – bocciata dal plenum.
Il rapporto evidenzia anche i problemi di organico dell'esercito. Il suo effettivo regolamentare è di 100'000 soldati. In pratica, è però possibile raggiungere solo l'80% della forza perché non tutti i soldati incorporati possono entrare in servizio in caso di mobilitazione.