Consiglio nazionale Rifugiati non si rechino nel Paese d'origine

ATS

27.9.2018 - 10:29

Il Palazzo federale a Berna (foto d'archivio).
Il Palazzo federale a Berna (foto d'archivio).
Source: KEYSTONE/THOMAS HODEL

Senza sorprese, per 133 voti a 52 il Consiglio nazionale è entrato in materia stamane sulla revisione della legge sugli stranieri. Tra gli aspetti più controversi figurano restrizioni per i rifugiati riconosciuti di recarsi nel loro Paese d'origine.

Rispetto ad oggi, in futuro queste persone dovrebbero dimostrare di essere stati costretti a farlo, pena la revoca del loro statuto.

In commissione, questa inversione dell'onere della prova è stata approvata per 18 voti a 6. Tale inasprimento è già stato accolto dal Consiglio degli Stati affrontando lo scorso giugno il medesimo dossier.

Se anche il Nazionale adotterà questa riforma, non spetterà dunque più alle autorità svizzere dimostrare che il rifugiato ha compiuto un viaggio abusivo, ma sarà lui a dover rendere verosimile di essere stato costretto a recarsi nel suo Stato d'origine o di provenienza.

La commissione preparatoria, seguendo gli Stati, vuole anche che i rifugiati riconosciuti non possano neppure recarsi negli Stati vicini al loro Paese d'origine.

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