Sicurezza Nazionale: un miliardo per la correzione del Rodano

ATS

9.9.2019 - 16:01

Il credito per la seconda tappa della terza correzione del Rodano è stato sostenuto da tutti i gruppi presenti in Parlamento
Il credito per la seconda tappa della terza correzione del Rodano è stato sostenuto da tutti i gruppi presenti in Parlamento
Source: KEYSTONE/LAURENT GILLIERON

«Sì» allo stanziamento di un credito di 1 miliardo di franchi a favore della seconda tappa della terza correzione del Rodano per gli anni dal 2020 al 2039. Lo ha deciso lunedì, con 181 voti e 2 astenuti, il Consiglio nazionale.

I lavori permetteranno di proteggere 100'000 persone e di prevenire possibili danni materiali dell'ordine di 10 miliardi di franchi nei cantoni Vallese e Vaud.

Il piano prevede in particolare l'allargamento del fiume, il cui letto sarà abbassato in determinati tratti, nonché un rafforzamento delle dighe. L'obiettivo è di migliorare la sicurezza contro le inondazioni sui 160 chilometri del percorso del fiume, ha dichiarato Mike Egger (UDC/SG) a nome della commissione.

Al via la seconda tappa

Le prime correzioni del Rodano, realizzate tra il 1860 e il 1890 e in seguito tra il 1930 e il 1960, non soddisfano infatti più i requisiti attuali.

Per questo motivo è stata decisa una terza correzione. Per la realizzazione della prima tappa, l'Assemblea federale aveva approvato nel 2009 un credito di 169 milioni di franchi, volto a finanziare le misure urgenti e la pianificazione di quelle successive. Il credito giunge a scadenza alla fine di quest'anno e sarà sostituito dalla seconda tappa che sarà dotata di 1,022 miliardi di franchi.

Il contributo comprirà il 62% dei costi

Il contributo chiesto dal governo si basa sulla legge federale sulla sistemazione dei corsi d'acqua. È destinato a coprire il 62% dei costi complessivi.

Oltre all'Ufficio federale dell'ambiente (protezione contro le piene) partecipa al finanziamento anche quello delle strade (protezione dell'autostrada).

I costi rimanenti sono a carico dei Cantoni: il Vallese parteciperà con 379,1 milioni di franchi, il canton Vaud con 87,1 milioni.

Il dossier passa ora agli Stati.

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