Sessione Verso bocciatura dell'«Iniziativa ghiacciai», ok al controprogetto

fc, ats

2.3.2022 - 18:57

Jacques Bourgeois
Jacques Bourgeois
Keystone

È iniziato oggi al Consiglio nazionale il lunghissimo dibattito sull'iniziativa popolare «per i ghiacciai» e sul relativo controprogetto. Dopo i primi interventi appare chiaro che la proposta di modifica costituzionale sarà bocciata e la controproposta accolta.

2.3.2022 - 18:57

L'iniziativa «Per un clima sano (Iniziativa per i ghiacciai)», depositata il 27 novembre 2019 dall'Associazione svizzera per la protezione del clima, chiede che a partire dal 2050 la Svizzera non emetta più gas serra di quanto i serbatoi naturali e tecnici di CO2 ne possano assorbire. Contemporaneamente non dovrà in linea di principio più essere possibile immettere sul mercato combustibili e carburanti di origine fossile. Deroghe sarebbero possibili per le applicazioni per le quali non esistono alternative tecniche.

È quest'ultimo aspetto che non piace al governo, alla commissione preparatoria e alla maggioranza dei consiglieri nazionali che si sono espressi oggi, i quali chiedono una formulazione più blanda. Per questo motivo la maggioranza sostiene il controprogetto proposto dal Consiglio federale che riprende l'obiettivo di un saldo netto delle emissioni, ma che tiene conto maggiormente degli interessi in gioco circa combustibili e carburanti fossili. Vengono anche presi esplicitamente in considerazione le situazioni delle regioni di montagna e periferiche.

Sebbene la commissione sostenga il controprogetto diretto proposto dal governo, ha detto il relatore commissionale Jacques Bourgeois (PLR/FR), vorremmo tuttavia che la controproposta venisse elaborata in modo indiretto, ossia a livello di legge e non di Costituzione federale. Il Motivo? Questa strada è più veloce, ha sostenuto il friburghese.

Nell'attesa dell'elaborazione della legge, che dovrebbe essere pronta per la sessione estiva, è però necessario approvare il controprogetto diretto allo scopo di poter prorogare di un anno i termini di trattazione dell'iniziativa, ha poi precisato Bourgeois. In caso contrario la raccomandazione di voto sull'iniziativa andrà definita nella sessione estiva.

Esprimendosi sugli obiettivi dell'iniziativa, Bourgeois ha detto di essere preoccupato per il cambiamento climatico, anche perché in Svizzera il riscaldamento ambientale è più pronunciato. «Il nostro Paese ha registrato un aumento medio della temperatura doppio rispetto a quello osservato a livello mondiale», ha spiegato il friburghese. Per questo motivo il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 è indiscusso.

Le discussioni, interrotte alle 19.00, riprenderanno domani mattina.

fc, ats