Votazioni Il popolo segue il Governo salvo sull'Imposta preventiva

mp, ats

25.9.2022 - 18:39

Alain Berset si è detto soddisfatto per l'esito odierno delle votazioni federali
Alain Berset si è detto soddisfatto per l'esito odierno delle votazioni federali
Keystone

Tre delle quattro raccomandazioni del Consiglio federale (sì a riforma AVS e all'aumento dell'IVA per il suo finanziamento, no all'iniziativa contro l'allevamento intensivo) sono state seguite oggi dal popolo.

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Respinta invece, contro il parere del governo, la modifica della legge sull'imposta preventiva. Ecco come hanno reagito i ministri interessati all'esito delle votazioni federali odierne:

ALLEVAMENTO INTENSIVO

In Svizzera la dignità degli animali è già ben tutelata, ha dichiarato il consigliere federale Alain Berset accogliendo con soddisfazione il rifiuto dell'iniziativa «No all'allevamento intensivo». A suo avviso «c'è sempre spazio per il miglioramento», ma deve avvenire in collaborazione con le parti interessate, cioè gli agricoltori.

«La legge in Svizzera è severa. Gli agricoltori si prendono cura dei loro animali e il popolo lo ha riconosciuto», ha detto davanti ai media.

RIFORMA E FINANZIAMENTO AVS

Il consigliere federale Alain Berset ha poi preso atto «con grande modestia» del sì scaturito dalle urne alla riforma dell'AVS. «La minoranza deve essere ascoltata», ha detto il capo del Dipartimento federale dell'interno (DFI), che in Svizzera è competente per la socialità.

Dopo 25 anni costellati da diversi fallimenti in Svizzera è stata di nuovo varata una riforma importante delle pensioni, ha constatato il 50enne. Era fondamentale garantire la stabilità finanziaria dell'AVS nei prossimi anni. «Si doveva fare un passo importante, ed è stato compiuto».

«Non tutti i problemi sono stati però risolti», ha messo in guardia l'esponente del PS. «Occorre assolutamente riformare il secondo pilastro», ha aggiunto. Per farlo bisogna a suo avviso ancora una volta battere la strada del compromesso.

Secondo Berset il risultato risicato odierno è un segnale che va assolutamente ascoltato. L'esito del voto non va quindi interpretato come un «ora tutto è possibile». Ma comunque la riforma ha saputo trovare una maggioranza, superando anche lo scoglio dei cantoni, cosa che non era scontata.

Certo l'ampia differenza tra i risultati dei cantoni deve fare riflettere, ha proseguito l'uomo politico friburghese. Come pure importante è da considerare lo scarto fra i sì raccolti dai due oggetti della riforma, il ritocco dell'IVA e l'aumento dell'età di pensionamento delle donne.

Rimangono aperte questioni importanti, in particolare in relazione alla parità salariale fra donne e uomini. Il governo dovrà portare soluzioni, ha concluso il consigliere federale.

IMPOSTA PREVENTIVA

«Il Consiglio federale è dispiaciuto per le perdite fiscali per le Casse dello Stato e per l'occasione mancata di rafforzare l'economia», ha dichiarato dal canto suo il ministro delle finanze Ueli Maurer in seguito alla bocciatura della riforma sull'imposta preventiva. Una «piccola speranza», ha aggiunto il consigliere federale, è che il risultato è più tirato rispetto ad altre votazioni su temi fiscali.

«Non è comunque un buon segnale per le imprese internazionali», ha proseguito Maurer davanti ai media. Nessun piano B è infatti previsto. «Rimaniamo con il diritto attualmente in vigore».

In futuro, secondo il ministro delle finanze, occorrerebbe meglio pianificare le riforme in questo ambito. La tendenza attuale del Parlamento è di risolvere ogni problema di società con una riforma fiscale. «E questo semplicemente non va bene», ha rilevato lo zurighese.