All'OMSBerset sui vaccini: «La Svizzera non è in ritardo, ma in prima fila»
mi, ats
22.1.2021 - 15:15
Il consigliere federale Alain Berset ha incontrato oggi a Ginevra il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e difeso la la strategia elvetica in materia di vaccini.
Alain Berset ha incontrato stamattina Tedros Adhanom Ghebreyesus, al quale ha ribadito che la cooperazione internazionale è fondamentale nella lotta contro la pandemia di Coronavirus.
Insieme all'OMS, la Svizzera è impegnata nell'iniziativa Covax per un accesso uguale ed equo ai vaccini Covid 19 in tutto il mondo, ha indicato Berset in un tweet.
Rencontre avec le @DrTedros au siège de la @WHO 🇺🇳 L’occasion de rappeler que la coopération internationale est fondamentale pour lutter contre la pandémie. Avec l’OMS, la🇨🇭s’engage pour l’initiative #COVAX, afin de permettre l’accès à tous aux vaccins. #CoronaInfoCH@BAG_INTpic.twitter.com/LtlTAuJRZ7
Stamane il consigliere federale ha anche visitato il futuro centro di vaccinazione presso l'ospedale universitario di Ginevra (HUG) e ha avuto uno scambio di opinioni con la presidente del Consiglio di Stato Anne Emery-Torracinta e il consigliere di Stato Mauro Poggia.
Berset si è detto colpito dall'impegno e dalla flessibilità degli operatori sanitari nell'ultimo anno. Molto soddisfacente, per il ministro della sanità pure la crescente disponibilità della popolazione e degli operatori sanitari a farsi vaccinare.
Vaccini, per Berset siamo «in prima fila»
Difendendo la strategia adottata dalla Confederazione in materia di vaccini, Berset ha affermato che la Svizzera «non è in ritardo, ma in prima fila». Berna ha scommesso su diversi vaccini, il che è un vantaggio in caso di ritardo nella consegna di un prodotto. Ha anche concluso rapidamente i contratti.
In relazione alle dimensioni della sua popolazione, la Svizzera è piuttosto ben servita rispetto ad altri Paesi. In ogni caso, quando si tratta di vaccinazioni, spetta ai cantoni essere pronti, ha aggiunto.
Più dosi a febbraio
Dal mese febbraio, la Svizzera riceverà molte più dosi di vaccino, ha sottolineato Berset. Anche il numero di vaccinazioni sarà aumentato di conseguenza. A partire da febbraio, 525 dosi per 100'000 abitanti saranno somministrate quotidianamente in tutti i cantoni, sette giorni su sette. A giugno, la capacità di vaccinazione dovrebbe essere tre volte superiore.
Berset ha anche precisato che Berna sta considerando, come altri Paesi, di obbligare i viaggiatori europei a presentare un test PCR negativo prima di attraversare la frontiera. Queste sono questioni che vengono discusse a livello internazionale.
In Svizzera, la situazione epidemiologica si è sviluppata favorevolmente, ha aggiunto Berset. Il tasso di diffusione del virus è sceso sotto l'1 e non c'è stata un'esplosione di casi legati al periodo delle feste. Tuttavia, il consigliere federale ha invitato la popolazione a rimanere prudente a causa delle nuove varianti.