Le reazioni I partiti accolgono le restrizioni, tranne l'UDC

mh, ats

17.12.2021 - 19:30

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L'inasprimento delle misure sanitarie annunciato oggi dal Consiglio federale per contenere il propagarsi della pandemia suscita reazioni contrastanti fra i partiti, ma in linea con l'atteggiamento assunto dalle formazioni politiche nel corso degli ultimi mesi.

17.12.2021 - 19:30

In sintesi, approvazione da parte di PS, Alleanza del Centro e PLR, con alcune sfumature, e bocciatura su tutta la linea da parte dell'UDC.

PS: «Un passo nella giusta direzione»

La strategia annunciata è un passo nella giusta direzione, secondo il PS. La regola del 2G generalizzato (e del 2G+ in certi casi) rafforza la lotta contro la pandemia, così come l'obbligo del telelavoro, che garantisce una migliore protezione della popolazione attiva, sottolinea il partito.

La campagna di vaccinazione, e in particolare la somministrazione dei richiami, deve ora essere intensificata per combattere efficacemente il virus e alleviare la pressione sugli operatori sanitari, ha twittato il PS.

Alleanza del Centro: «Giuste alla luce della situazione»

Le decisioni del Governo ottengono il sostegno anche dell'Alleanza del Centro, per la quale le misure adottate sono giuste alla luce della situazione negli ospedali. Malgrado ciò, in una nota il partito si dice preoccupato per restrizioni con cui dovranno fare i conti i non vaccinati.

Accoglie con favore il fatto che il Consiglio federale continui a permettere incontri privati, anche se con limitazioni, e che la Confederazione copra i costi dei test antigenici.

PLR: «2G, una scelta difendibile»

Il PLR comprende le decisioni del Consiglio federale, ma si oppone a un obbligo rigido di telelavoro e alla regola del 2G+ imposti dallo Stato. Il partito ritiene che il 2G sia invece difendibile e chiaramente preferibile a un obbligo di vaccinazione. Anche un confinamento parziale sarebbe stato dannoso per l'economia e avrebbe penalizzato i vaccinati, rileva.

Il PLR chiede ai Cantoni di accelerare la somministrazione delle dosi di richiamo a coloro che lo desiderano e di garantire l'accesso alla vaccinazione dei bambini.

UDC: «Una politica sproporzionata»

Storce il naso invece l'UDC, che condanna le nuove misure e quella che definisce una politica sproporzionata, arbitraria e senza concetto. Per il partito, l'introduzione generalizzata del 2G, le regole per le riunioni private e l'obbligo del telelavoro vessano ulteriormente la popolazione.

Lo Stato, prosegue la formazione politica, «rovina le feste di fine anno» e «nuoce in modo inaccettabile alle nostre libertà e alla nostra privacy». Con il 2G, secondo l'UDC il Governo introduce la vaccinazione obbligatoria dalla porta di servizio.

mh, ats