EpidemiaCoronavirus: RHNe intravvede primi segnali di stabilizzazione
mp, ats
13.11.2020 - 09:33
L'ente ospedaliero neocastellano (RHNe) intravvede i primi segnali di stabilizzazione. Da tre giorni, gli ingressi di pazienti affetti da Covid-19 sono compensati da altrettante uscite dagli ospedali.
Il dispositivo è stato tuttavia rafforzato per alleviare i reparti di terapia intensiva dove la situazione resta tesa.
RHNe accoglieva stamane 158 pazienti malati di coronavirus e dieci pazienti che sono in attesa di ricevere il risultato del test Covid. «Il numero di persone positive ricoverate in ospedale si è stabilizzato da quattro giorni a questa parte tra i 160 e i 170», indica l'ente ospedaliero in una nota.
Complessivamente 315 pazienti affetti da Covid-19 sono stati ricoverati al RHNe dall'inizio della seconda ondata. 136 persone hanno potuto lasciare l'ospedale ad inizio ottobre. 21 pazienti sono invece deceduti.
«Gli ospedali pubblici possono ancora assorbire pazienti Covid, in caso di bisogno, a condizione che non vi sia un deterioramento della situazione. Parallelamente si prendono a carico casi chirurgici urgenti in proporzioni superiori alla prima ondata», ha precisato RHNe .
Cure intensive: da 7 a 26 letti
«La situazione resta estremamente tesa per quanto riguarda la presa a carico dei casi più gravi. Nonostante l'estensione da 7 a 26 letti nelle cure intensive, non si è in grado di assorbire tutti i casi», ha aggiunto l'ente ospedaliero. La durata media dei ricoveri per insufficienza respiratoria è molto lunga, mentre il numero di pazienti da trattare si mantiene costante.
Per alleviare i reparti di cure intensive, cinque letti con ventilatori non invasivi (VNI) sono disponibili da ieri a La Chaux-de-Fonds. Completano i dieci letti dell'unità specializzata in VNI istituita ad inizio novembre sul sito RHNe di Portalès a Neuchâtel. Questi letti, che necessitano di un'assistenza medica ed infermieristica molto importante, hanno una rilevanza decisiva nel miglioramento dello stato di salute dei pazienti.
«Con 26 letti nelle cure intensive e 15 dotati di ventilatori non invasivi, RHNe propone oggi uno dei dispositivi più importanti rispetto alla sua popolazione», conclude la nota.