Covid Circa 5'700 reazioni avverse gravi su 15,75 milioni di dosi somministrate

falu, ats

6.5.2022 - 14:49

vaccino coronavirus
vaccino coronavirus

In Svizzera sono state esaminate 15'228 notifiche di sospette reazioni avverse ai vaccini anti-Covid. Lo ha comunicato oggi Swissmedic, precisando che tra gli effetti indesiderati più frequenti ci sono in particolare febbre, mal di testa, affaticamento, brividi, nausea e vertigini. In totale le dosi di vaccino somministrate sono state 15,75 milioni.

Keystone-SDA, falu, ats

Sul totale delle notifiche esaminate fino al 3 maggio, 9'515 (62,5%) sono state segnalate come «non gravi», mentre 5'713 casi sospetti (37,5%) sono stati notificati a Swissmedic, l'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici, come «gravi». Nella maggior parte dei casi, precisa l'istituto, ogni notifica contiene più di una reazione.

Tra le notifiche considerate «gravi», l'età media delle persone colpite è di 52,8 anni. Sono stati riportati con maggiore frequenza febbre, mal di testa, affaticamento, brividi, nausea e vertigini, ribadisce Swissmedic, aggiungendo che queste reazioni note prevalgono anche nei casi non gravi.

In 210 dei casi gravi sono stati registrati decessi a differenti intervalli di tempo dalla vaccinazione. L'età media delle persone decedute era di 79,4 anni. «Analizzando questi casi in maniera più approfondita, vi erano altre cause più probabili che potevano spiegare l'evento sulla base dei dati a disposizione, nonostante un'associazione temporale con la vaccinazione», scrive l'autorità nel comunicato, aggiungendo che le notifiche finora ricevute e analizzate non incidono sul profilo rischi-benefici positivo dei vaccini anti-Covid-19 utilizzati in Svizzera.

La maggior parte degli interessati (66,8%) aveva un'età compresa tra i 18 e i 64 anni, con una media di 50,2 anni. Ad avere maggiori reazioni avverse sono le donne (62,2%).

Il vaccino che ha registrato più notifiche è Spikevax di Moderna – che però è anche quello maggiormente somministrato in Svizzera – con una quota del 69,1% del totale delle notifiche. Nel 27,9% dei casi le notifiche riguardano il preparato di Pfizer/BioNTech (utilizzato per circa il 37 % delle dosi somministrate), mentre in alcuni casi non è stato specificato il vaccino.