Pandemia Cosa potrebbe rendere possibile il certificato Covid?

lmy

22.4.2021

Immagine d'illustrazione
Immagine d'illustrazione
KEYSTONE

Il certificato Covid dovrebbe portare privilegi a chi risulta negativo al test, ai vaccinati e a chi è guarito dalla malattia. Quali sono le implicazioni? Quando arriverà? E si potrà usare per viaggiare? Una prima panoramica.

Ieri, mercoledì 22 aprile, in conferenza stampa il consigliere federale Alain Berset ha fatto ripetutamente riferimento al certificato Covid, che è centrale per i prossimi passi verso le riaperture in Svizzera. I lavori sono in corso e il Consiglio federale intende fornire informazioni più dettagliate a giugno.

Nel certificato Covid dovrebbero essere inseriti non solo le vaccinazioni, ma anche le infezioni da cui si è guariti e i test negativi. Tuttavia, non è ancora chiaro per quanto tempo sarebbe considerato valido un risultato negativo del test.

Non ci sarà nessun obbligo di possedere un tale certificato. Il Governo, inoltre, avrà anche il divieto di negare l'accesso ai servizi a coloro che ne sono sprovvisti.

La situazione è diversa per gli organizzatori privati, ad esempio per chi allestisce concerti o altri eventi: saranno infatti autorizzati a rifiutare l'accesso alle persone senza attestato.

La Posta tra i candidati

Non è ancora chiaro quando e come le persone potranno viaggiare con il certificato. Anche l'UE sta lavorando a un documento che attesti l'immunizzazione con il quale vuole rendere possibili le vacanze estive. Quello svizzero dovrebbe essere in ogni caso compatibile con quello europeo.

Il piano originale prevedeva che il certificato fosse pronto a luglio per le vacanze estive. Ora potrebbe essere disponibile già a giugno. Alle persone con questo documento sarà poi dato accesso non solo ai grandi eventi ma pure ai bar e alle discoteche. Secondo la «NZZ», questo avverrà non appena il tasso di vaccinazione raggiungerà il 40-50% della popolazione.

Quale sarà l'istituzione che rilascerà il certificato non è ancora chiaro. Questa settimana tuttavia, secondo il «Tages-Anzeiger», l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) vuole assegnare il contratto e informare sulla soluzione tecnica e sui prossimi passi. Tra i circa 50 candidati c'è la Posta Svizzera.

Nessuna vaccinazione obbligatoria, ma privilegi per i vaccinati

«Un certificato Covid non ha niente a che vedere con una vaccinazione obbligatoria», ha sottolineato ieri Berset davanti ai media. Ogni persona può decidere a propria discrezione se farsi vaccinare o meno.

Qualsiasi altro approccio non sarebbe legale. Il compito dello Stato è di permettere l'accesso alle vaccinazioni. Tuttavia, non si può negare che i vaccinati in possesso di un certificato Covid saranno privilegiati. Berset ha spiegato che le persone immunizzate aiuterebbero a contenere l'epidemia. In questo senso considera giustificati i privilegi per queste ultime. In merito alla questione della discriminazione nei confronti dei non vaccinati, Patrick Mathys dell'UFSP ha detto che il paradosso potrebbe anche essere rovesciato: «Perché le persone che si son fatte immunizzare dovrebbero condividere misure che si rendono necessarie perché altre persone non desiderano vaccinarsi?»