Tinta di verde Cosa rischiano gli attivisti per la loro azione sulla Limmat?

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14.9.2019

Fiumi verde fluo, l'acqua di una fontana rosso sangue e perfino una casa incendiata: a volte gli attivisti superano allegramente i limiti legali per attirare l'attenzione sui loro timori. Tuttavia gli autori di queste azioni sono difficili da catturare.  

Tutto ad un tratto il blu è diventato verde: martedì a mezzogiorno, gli abitanti di Zurigo hanno assistito con loro grande sorpresa all'improvvisa colorazione della Limmat. La ragione: gli attivisti ecologisti di Extinction Rebellion hanno colorato le acque del fiume con dell'uranina, un colorante ritenuto, allo stato attuale delle conoscenze, inoffensivo per l'ambiente. Così facendo, il gruppo ha voluto attirare l'attenzione sulla minaccia di un collasso dell'ecosistema, come indicato in una pubblicazione condivisa su Facebook.

Cosa rischiano gli attivisti per questa operazione? «Per quanto riguarda la colorazione della Limmat, si tratta di capire se rientri nel diritto penale», sottolinea Marco Cortesi, portavoce della polizia municipale di Zurigo. «Se ciò che hanno fatto mette in pericolo esseri umani e animali, presenteremo una denuncia alla procura.» Spetterà poi a quest'ultima l'incarico di dare seguito alla questione.

Un semplice messaggio di rivendicazione non è sufficiente

Se l'acqua non è stata inquinata, la polizia verificherà se gli autori dell'azione debbano coprire i costi dell'inchiesta. Problema: «Un messaggio di rivendicazione formulato in maniera generica non è sufficiente ad identificare gli autori. Ci occorre qualcuno da designare come responsabile», spiega Marco Cortesi.

La polizia municipale di Zurigo ha già inflitto una multa di 80 franchi per infrazione al divieto di balneazione ad una persona che si trovava sul posto, precisa. «Tuttavia, dal momento che quest'ultima ha assicurato che la propria presenza nella Limmat al momento dei fatti era puramente causale e di non avere nulla a che fare con la colorazione del fiume, non ci sono state ulteriori conseguenze.»

E ciò malgrado il fatto che il gruppo abbia affermato su Facebook che «i ribelli [avevano] disceso il fiume come cadaveri alla deriva nel bel mezzo della città di Zurigo […]». Effettivamente, la polizia precisa anche che «talvolta le procedure di questo genere vengono interrotte per mancanza di prove».

Altro luogo, stesso incidente

Altro luogo, stesso incidente: nel dicembre 2018, l’Aar ha assunto improvvisamente una colorazione verde fluo a Berna. Alcuni membri dei Giovani verdi liberali avevano versato dell'uranina nel fiume. Il loro obiettivo: attirare l'attenzione sul rischio di esplosione del deposito di munizioni di Mitholz (Canton Berna).

Secondo la polizia cantonale bernese, l'inchiesta si è conclusa e il caso è passato alla procura. «Bluewin» è venuto a conoscenza del fatto che è stata emessa un’ordinanza penale. In altre parole, il responsabile o i responsabili sono stati identificati e condannati.

L'incendio doloso della proprietà di Daniel Vasella

Le azioni degli attivisti non sono sempre inoffensive. Basti pensare all'incendio doloso del padiglione di caccia dell'ex patron di Novartis Daniel Vasella, avvenuto nell'estate del 2009 nel comune di Bach, in Tirolo.

Tuttavia, in quell'occasione la polizia ha registrato un fallimento: «All'epoca non c'era alcun sospetto concreto e il piromane o i piromani non poterono essere identificati», riporta un portavoce della procura di Innsbruck intervistato da «Bluewin».

Il reato di incendio intenzionale cade in prescrizione nel giro di dieci anni, spiega. «La procedura viene "abbandonata". Ciò significa che non vi sono più basi d'indagine concrete e che quindi l'inchiesta non è più attiva». Secondo i media, all'epoca alcuni militanti per la protezione degli animali erano fra i sospettati.

L'acqua di una fontana rosso sangue

Colorare l'acqua di una fontana color rosso sangue è un metodo molto gettonato. Degli attivisti vi hanno fatto ricorso, per esempio, nell'ottobre 2007 nella celebre fontana di Trevi a Roma – allo scopo di attirare l'attenzione, stando al messaggio di rivendicazione, sull'onere finanziario rappresentato dalla Festa del Cinema di Roma.

Ma incidenti di questo genere sono avvenuti anche in Svizzera, come nell'ottobre 2016, per esempio, quando 13 fontane della città di Zurigo vennero prese di mira dal collettivo femminista Aktivistin.ch che protestava contro le tasse sugli assorbenti.

E non più tardi del mese scorso, dell'acqua rossa ha fatto capolino in una fontana a Uster, nel Canton Zurigo. D'altronde la stessa fontana era già stata colorata di verde, una volta, e trasformata un'altra volta in una vasca di schiuma. «Le indagini condotte fino ad oggi non hanno portato ad alcuna prova concreta che consenta di identificare l'autore o gli autori», spiega, a proposito dell'inchiesta, la polizia municipale di Uster, precisando che è anche stato lanciato un appello sui social network per cercare eventuali testimoni.

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