Costi supplementari Ferrovie e strade: un miliardo annuo a causa del cambiamento climatico

ATS

10.10.2019 - 15:46

Il cambiamenti climatici causano costi «impressionanti» alle infrastrutture (foto simbolica).
Il cambiamenti climatici causano costi «impressionanti» alle infrastrutture (foto simbolica).
Source: KEYSTONE/DOROTHEA MUELLER

I cambiamenti climatici potrebbero causare costi supplementari alle infrastrutture per un miliardo di franchi all'anno. Alla Giornata delle infrastrutture, che si è tenuta oggi all'ETH di Zurigo, Simonetta Sommaruga ha annunciato un piano d'azione specifico.

La responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), ha affermato che «è indispensabile aumentare l'impiego delle energie rinnovabili in modo da ridurre sensibilmente le emissioni di CO2».

I cambiamenti climatici hanno un impatto negativo non solo sulla salute, sull'agricoltura e sulle specie animali e vegetali. Le ripercussioni sulle infrastrutture dei trasporti e sull'approvvigionamento energetico godono di minore attenzione, ma causano costi «impressionanti».

Strade e ferrovie duramente toccate

Ad essere minacciate sono in particolare «le nostre ferrovie, le strade, come pure l'approvvigionamento elettrico», ha detto la consigliera federale in apertura della tavola rotonda promossa dal DATEC.

Il dipartimento diretto da Simonetta Sommaruga ha fatto stimare per la prima volta i costi dei cambiamenti dei cambiamenti climatici sulle infrastrutture nella Confederazione. L'economista Christian Jaag ha calcolato che a medio termine questi potrebbero raggiungere il miliardo di franchi all'anno.

La cifra tiene conto di perdite dell'ordine di mezzo miliardo di franchi a cui sarà confrontato verso il 2050 il settore della produzione energetica. Colate detritiche, inondazioni e smottamenti danneggeranno inoltre strade e rotaie, con costi per alcune centinaia di milioni.

La cautela è d'obbligo

«Le temperature elevate rendono ad esempio necessari investimenti in infrastrutture stradali resistenti al calore. In caso di temperature estremamente elevate occorre ridurre la velocità dei treni, cosa che genera costi imputabili ai ritardi», ha sottolineato Christian Jaag. L'autore dello studio ha comunque fatto notare che i dati sui costi alle infrastrutture presentano ancora molte lacune; le previsioni vanno pertanto trattate con cautela.

Per il capo del DATEC, lo studio è «un segnale d'allarme per la Confederazione, i Cantoni e i Comuni». Il cambiamento climatico è una realtà. I costi per le riparazioni e le misure di prevenzione potrebbero rappresentare una sfida per i piccoli cantoni e i comuni.

Piano d'azione in vista

Simonetta Sommaruga ha annunciato che presenterà al Consiglio federale un piano d'azione per la protezione delle infrastrutture. I rischi climatici – ha sottolineato – devono essere presi in considerazione nella pianificazione del territorio. Si dovrà inoltre sviluppare la ricerca, in particolare al Politecnico federale di Zurigo, sulle conseguenze dei cambiamenti climatici sulle infrastrutture.

Un altro imperativo è la riduzione delle emissioni di CO2. La Consigliera federale ritiene che la riduzione delle emissioni a effetto serra sia la misura più economica ed efficace per proteggere le infrastrutture. Sarà perciò necessario adottare una legge sul CO2 più incisiva nonché promuovere l'energia idrica e solare, come pure flussi finanziari rispettosi del clima.

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