Svizzeri in partenza dallo scalo di Bogotà il 24 marzo scorso.
Source:KEYSTONE/Marwin Productions
Sono quasi 7 mila le persone, rimaste bloccate all'estero a causa del coronavirus, che la Confederazione ha aiutato a rimpatriare per un costo di 10 milioni di franchi. L'80% della fattura verrà addebitato ai viaggiatori.
Con il volo di rientro previsto domani dall'India e quello di settimana prossima dall'Africa si conclude la più grande operazione di rimpatrio mai organizzata dalla Svizzera, si legge in una nota odierna del Dipartimento federale degli affari esteri, che ha potuto avvalersi del lavoro di consolati e ambasciate. L'attenzione ora si concentrerà però sul sostegno a chi, per varie ragioni, non ha potuto o voluto rientrare nella Confederazione.
Un mese fa il DFAE – in collaborazione con Swiss, Edelweiss e Helvetic – ha lanciato l'operazione di rimpatrio. Il primo volo di recupero è partito il 22 marzo da Zurigo, con destinazione San José (Costa Rica). Da allora, il DFAE, sotto la direzione del Centro di gestione delle Crisi, ha organizzato 35 voli da ogni angolo del globo.
33 voli sono già arrivati e hanno permesso a 6950 persone di fare ritorno a casa. Di queste, 3974 possiedono la cittadinanza svizzera. Gli altri 2976 passeggeri provengono invece da altri Paesi, per due terzi Paesi europei. Circa un terzo dei passeggeri stranieri risiede in Svizzera. Allo stesso tempo, più di 1500 cittadini svizzeri hanno potuto rientrare grazie a voli organizzati da altri Stati.
Partecipazione ai costi
La Confederazione ha prefinanziato i voli di rimpatrio. I costi sostenuti, pari a circa 10 milioni, saranno fatturati a tutti i beneficiari.
Sull'esempio di altri Paesi europei, il DFAE ha deciso in questo senso di optare per un importo forfettario, calcolato in base alla distanza percorsa. Si va da 400 franchi a persona per le tratte brevi fino a 1700 franchi per quelle più lunghe.
Ancora persone bloccate
Nonostante gli sforzi intrapresi, non sarà possibile rimpatriare tutti i viaggiatori. Secondo i dati forniti dalle ambasciate, al momento vi sarebbero ancora alcune centinaia di persone che vorrebbero rientrare.
A loro, così come agli svizzeri residenti all'estero confrontati a situazioni di emergenza, le ambasciate e i consolati elvetici possono offrire protezione consolare, tra cui anche un sostegno finanziario sotto forma di prestiti di emergenza. Il Dipartimento esaminerà i casi che gli verranno sottoposti.
Helpline molto sollecitata
Dal mese scorso, la Helpline ha ricevuto oltre 10 mila telefonate e circa 18 mila email. Si tratta di una cifra record, in così breve tempo. Nei periodi di punta, sono giunte fino a 850 telefonate e mille e-mail al giorno.
A titolo di paragone, generalmente la Helpline – un servizio attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e che in ogni momento offre assistenza e informazioni a chi si trova all'estero – gestisce circa 50 mila richieste di aiuto in un anno.
Parigi, calciatrici sfidano il divieto di indossare l'hijab nelle competizioni
«Ci escludono, mentre tra i valori fondamentali del calcio e dello sport c'e' l'unione». Queste le parole di alcune giovani calciatrici che indossano l'hijab mentre giocano una partita di calcio nei «Giardini del Lussemburgo» di Parigi, dietro il Senato, per protestare contro la decisione che vieta di indossarli nelle competizioni sportive.
26.01.2022
Philadelphia, una veglia per commemorare le vittime dell'incendio domestico
Tenendo in mano candele e fiori, i residenti di Philadelphia tengono una veglia per commemorare le vittime di un incendio che mercoledi' 5 gennaio ha dilaniato una casa popolare a tre piani nel famoso quartiere dei musei di Fairmount, nella citta' orientale degli Stati Uniti, uccidendo 13 persone, tra cui otto bambini.
06.01.2022
Rapper spagnolo condannato per due Tweet
Polemiche per il fermo del rapper spagnolo Pablo Hasel, reo di aver pubblicato su Twitter messaggi contro la monarchia e le forze dell'ordine.
16.02.2021
Parigi, calciatrici sfidano il divieto di indossare l'hijab nelle competizioni
Philadelphia, una veglia per commemorare le vittime dell'incendio domestico