Pandemia Allentamenti insufficienti per gli ambienti economici: «Politica basata su paura e sfiducia»

cc, ats

24.2.2021 - 17:08

Gli ambienti economici chiedono riaperture più veloci
Gli ambienti economici chiedono riaperture più veloci
Keystone

Economiesuisse e Centre Patronal hanno criticato gli allentamenti decisi dal Consiglio federale, ritenuti insufficienti, e una politica basata sulla paura e la sfiducia, malgrado il fatto che tutti gli indicatori mostrino un miglioramento della situazione.

Dato il numero relativamente ridotto di nuove infezioni, la progressiva vaccinazione dei gruppi a rischio e l'enorme danno economico, è necessaria ora una strategia di apertura chiara e vincolante. Con queste esitazioni, il governo accetta danni a lungo termine, afferma economiesuisse.

L'organizzazione mantello delle imprese è anche molto critica nei confronti del mantenimento dell'obbligo di telelavoro. Non è solo una grande sfida per molte aziende, ma anche un grave peso per tanti, soprattutto da un punto di vista psicologico, sostiene.

Le posizioni di Economiesuisse e Centre Patronal

Economiesuisse insiste anche sul fatto che il governo dovrebbe definire ora i prossimi passi per la riapertura. Per accelerare il processo, gli sforzi di vaccinazione devono essere intensificati, se necessario con il supporto logistico dell'esercito. La Confederazione dovrebbe inoltre concentrarsi su test regolari a livello nazionale.

Per il Centre Patronale – società privata con sede a Losanna al servizio delle imprese e dei gruppi professionali – le cifre disponibili mostrano che gli scenari disastrosi su cui si basava la politica di confinamento non si stanno verificando. «Le restrizioni che continueranno a pesare su molte aziende, operatori culturali e sportivi, strutture di formazione e semplici cittadini sono incomprensibili», afferma.

Il Centre Patronal ribadisce la richiesta di una riapertura completa e immediata dell'economia, dei luoghi di cultura, sport e tempo libero, così come della società in generale. «La logica dei divieti più o meno compensati sta causando un disastro economico, sociale, psicologico e finanziario», aggiunge.

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