SessionePer gli Stati le regole sulla riesportazione di materiale bellico vanno allentate
cp, ats
7.6.2023 - 11:53
La riesportazione – per esempio verso l'Ucraina – di materiale bellico prodotto in Svizzera dev'essere possibile a determinate condizioni. Lo prevede un'iniziativa parlamentare adottata oggi dal Consiglio degli Stati per 22 voti a 17 e 4 astensioni.
cp, ats
07.06.2023, 11:53
07.06.2023, 12:07
SDA
L'iniziativa, formulata dalla Commissione della politica di sicurezza della Camera dei cantoni, auspica una modifica della Legge sul materiale bellico affinché, in caso di forniture a Stati che si riconoscono nei nostri stessi valori e che dispongono di un regime di controllo delle esportazioni simile al nostro (come Francia o Germania), la dichiarazione di non riesportazione sia limitata a cinque anni se il Paese di destinazione si impegna a trasferire il materiale bellico dopo tale scadenza soltanto a determinate condizioni.
E le condizioni sono che lo Stato di destinazione non è coinvolto in un conflitto armato interno o internazionale. Tuttavia, tale restrizione non si applica ai casi in cui un paese di destinazione – come l'Ucraina – si avvale del suo diritto di autodifesa conformemente al diritto internazionale.
Oltre a ciò, il Paese di destinazione non deve violare in maniera grave i diritti umani e non vi deve essere alcun rischio che le armi vengano impiegate contro la popolazione civile.
Inoltre – altro aspetto cruciale dell'iniziativa, n.d.r. – le dichiarazioni di non riesportazione che sono state firmate più di cinque anni prima dell'eventuale entrata in vigore della presente modifica di legge vengono dichiarate nulle in quanto abrogate dal Consiglio federale.