Consiglio degli Stati Consiglio degli Stati: no alle domande d'asilo nella ambasciate

cp, ats

15.3.2022 - 13:03

Daniel Jositsch (PS/ZH), l'autore della mozione respinta dalla camera dei Cantoni.
Daniel Jositsch (PS/ZH), l'autore della mozione respinta dalla camera dei Cantoni.
Keystone

No alla possibilità di inoltrare domande d'asilo alle ambasciate, come era prassi in passato.

Keystone-SDA, cp, ats

Lo ha deciso oggi il Consiglio degli stati respingendo per 29 voti a 12 una mozione di Daniel Jositsch (PS/ZH) con cui intendeva porre rimedio in parte alle attuali tragedie nel Mediterraneo.

La situazione catastrofica nei campi profughi ai confini dell'Europa è diventata ancora peggiore a causa della pandemia, ha fatto notare il «senatore» zurighese, secondo cui anche chi avrebbe diritto all'asilo è costretto a venire in Europa a rischio della propria vita, facendo capo a organizzazioni criminali di passatori.

Più di 21 mila persone sono annegate nel Mediterraneo dal 2014, cioè dieci al giorno, ha sottolineato l'autore della mozione. Questa tragedia, dovuta in parte alla nostra legislazione, deve finire, stando al consigliere agli Stati socialista.

Per questo la Confederazione dovrebbe di nuovo consentire l'inoltro di domande d'asilo alle proprie ambasciate, come faceva fino al 2012, ossia prima dell'entrata in vigore di una revisione della legge sull'asilo.

Argomentazioni che non hanno convinto la maggioranza del plenum, spalleggiata dalla ministra di giustizia e polizia Karin Keller-Sutter.

Reintrodurre la possibilità di presentare una domanda d'asilo presso un'ambasciata non coordinandosi con gli Stati dell'Unione europea rischierebbe di avere un effetto di richiamo, hanno sostenuto diversi oratori, col rischio che l'esame della richiesta si protragga per mesi.

Il diritto attuale include peraltro sufficienti strumenti che consentono alle persone la cui vita o integrità fisica è direttamente e seriamente minacciata di ottenere la protezione della Svizzera, in particolare mediante visti umanitari o programmi di reinserimento.

Tale strumento è stato pensato proprio quale compensazione per lo stralcio della possibilità di inoltrare domande di asilo alle ambasciate, ha spiegato Karin Keller-Sutter, ricordando che la nuova legge sull'asilo è stata accolta in votazione a larga maggioranza.