SessioneOffensiva solare, sì ad obbligo dei pannelli per grandi edifici
mp, ats
29.9.2022 - 10:50
Da sabato sarà obbligatorio installare pannelli fotovoltaici sui grandi edifici di nuova costruzione.
Keystone-SDA, mp, ats
29.09.2022, 10:50
29.09.2022, 13:00
SDA
Dopo il Nazionale, senza sorprese, con 39 voti favorevoli e un astenuto, anche gli Stati hanno approvato la clausola d'urgenza nell'ambito dell'offensiva per il solare.
Il voto odierno era una pura formalità, visto che la Camera dei cantoni si era infatti già tacitamente allineata a quella del popolo su tutti i punti ancora in sospeso in merito a questo dossier.
In particolare, i due rami del Parlamento si sono accordati per limitare l'obbligo di installare pannelli solari agli immobili più grandi, ossia con una superficie al suolo superiore a 300 metri quadrati. In precedenza, i «senatori» avevano infatti preconizzato che l'obbligo dovesse valere per tutti gli edifici di nuova costruzione
Scopo della nuova Legge federale su misure urgenti volte a garantire a breve termine l'approvvigionamento elettrico durante l'inverno, come il nome stesso suggerisce, è garantire a breve termine un approvvigionamento di elettricità durante la stagione fredda, come è stato spiegato più volte in aula durante i dibattiti.
Durante le precedenti sedute l'UDC aveva espresso dubbi circa l'urgenza di tale legge, visto che i primi pannelli solari che verranno installati in seguito alle nuove disposizioni non lo saranno prima dell'inverno 2023-24. Al voto di ieri sulla clausola d'urgenza al Nazionale, solo pochi democentristi si erano però opposti (165 voti favorevoli contro 14 e 6 astenuti). E anche oggi agli Stati il risultato è stato netto.
L'impulso alla proposta di legge è giunto dai previsti grandi impianti solari di Gondo e Grengiols, in Alto Vallese. Il Nazionale ha poi deciso di inserire nella legge una speciale disposizione volta a facilitare l'innalzamento della diga del Grimsel, nell'Oberland bernese (decisione poi ratificata anche dagli Stati). Si potrà così far decollare progetti bloccati da anni.
Nel dettaglio, in prima lettura i «senatori» avevano proposto che tutti gli edifici di nuova costruzione fossero obbligati a installare pannelli fotovoltaici sui tetti o le facciate. Ma, come detto, il Nazionale, ascoltando i timori dei proprietari di case, aveva deciso di limitare tale vincolo agli immobili che occupano una superficie al suolo superiore a 300 metri quadrati.
Come è stato ricordato in aula, con questa limitazione si rinuncia al 70% delle superfici disponibili. I cantoni potranno però prevedere disposizioni più severe.
Da notare che anche la Confederazione dovrà dare l'esempio. Tutte le aree idonee dovranno essere attrezzate per la produzione di energia solare entro il 2030.
Il progetto prevede anche disposizioni che facilitano la costruzione di impianti di grandi dimensioni nelle zone di montagna che producono almeno 10 GWh, di cui la metà nel semestre invernale (1° ottobre – 31 marzo). Tali installazioni, avevano precisato inizialmente gli Stati, non avrebbero dovuto essere edificate nelle zone palustri d'importanza nazionale. Il Nazionale ha però allargato tali esclusioni anche ai biotopi di importanza nazionale e le riserve per uccelli acquatici e di passo. Successivamente anche la Camera dei cantoni si è detta d'accordo.
«Con queste modifiche il progetto non è più temerario come in prima lettura, è tuttavia diventato più equilibrato, in particolare per quel che concerne la sua costituzionalità», ha poi precisato la «senatrice» Elisabeth Baume-Schneider (PS/JU) nel corso dei dibattiti.