Svizzera Le gare in circuito possono tornare, stralciato il divieto del 1955

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31.5.2022 - 13:02

Immagine d'illustrazione
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Voler consentire di nuovo in Svizzera le gare in circuito suona bizzarro in un momento storico dove si parla molto di protezione del clima e dal rumore. Nonostante l'invito di Simonetta Sommaruga a desistere, anche il Consiglio degli Stati ha stralciato il divieto per simili manifestazioni risalente al 1955, anno del grave incidente di Le Mans costato la vita a oltre 80 persone.

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Affrontando la modifica della Legge federale sulla circolazione stradale, approvata in votazione finale all'unanimità, la maggioranza ha sostenuto che un simile divieto non sia più attuale, dal momento che, rispetto al 1955, sia le vetture che la sicurezza dei circuiti hanno fatto passi da gigante a livello sia di sicurezza che di consumi.

I «senatori» intendono consentire in futuro gare di velocità alla presenza di pubblico e le altre manifestazioni sportive con veicoli a motore e quelle con velocipedi su strade pubbliche, a condizione di disporre del permesso dei Cantoni sul cui territorio si svolgono.

Nella sua versione, il Consiglio federale intendeva mantenere il divieto, prevedendo tuttavia delle eccezioni, per esempio per gare con veicoli elettrici.

Casco, no all'obbligo sotto i 16 anni

Su un altro punto della legge la Camera dei Cantoni ha seguito il Nazionale, sconfessando il governo. Per 29 voti a 13, il plenum ha stabilito di non voler obbligare i giovani sotto i 16 anni a indossare il casco.

Per la maggioranza un simile divieto sarebbe difficile da far rispettare, non solo ai diretti interessati, ma anche agli agli agenti di polizia: difficilmente un ragazzino circola in bici con i documenti di identità addosso, indispensabili per verbalizzare un'eventuale infrazione. Soprattutto, secondo la maggioranza del plenum la responsabilità di proteggere l'incolumità dei propri figli incombe in primis ai genitori.

Di diverso avviso Simonetta Sommaruga, secondo cui sono proprio i giovani e i bambini le categorie più a rischio di gravi ferite o contusioni in caso di incidente, in particolare se si considera che solo il 21% dei giovani sotto i 16 anni si protegge regolarmente il capo. In caso di grave trauma, queste persone e i loro famigliari rischiano di essere penalizzati a vita.

«Pirati della strada», pene meno severe

Il Consiglio degli Stati ha poi deciso tacitamente di abolire la pena detentiva minima di un anno per i reati di omissione di soccorso e di ridurre la durata minima del ritiro della patente. In futuro, i pirati della strada potranno essere puniti anche con una semplice multa. Tuttavia, la pena massima di quattro anni di reclusione è stata mantenuta.

Circa il ritiro della patente, chiunque commetta un'infrazione grave al codice della strada rischia attualmente di non poter più guidare per due anni se ha rischiato di causare un incidente della circolazione con feriti gravi o morti, in particolare circolando ad alta velocità, eseguendo sorpassi temerari o partecipando a gare non autorizzate.

Ispirandosi a quanto già deciso dal Nazionale, con l'assenso del Consiglio federale, la Camera dei cantoni ha stabilito di ridurre la sospensione da due anni a un anno al minimo. La proposta dell'UDC di ridurre tale periodo a 6 mesi non ha fatto breccia: per la maggioranza va mantenuto l'effetto dissuasivo introdotto dal progetto «Via Sicura» che ha determinato un sensibile calo dei feriti e dei morti sulle strade in Svizzera.

No al parcheggio selvaggio

Nel corso della del dibattito, il Consiglio degli Stati ha deciso tacitamente di respingere l'introduzione – voluta dal Nazionale – della possibilità per i veicoli a due ruote di sostare sul marciapiede, poiché ciò peggiorerebbe significativamente la sicurezza stradale per i pedoni.

Adeguandosi alla Camera del popolo e al Consiglio federale, il plenum ha anche stralciato dalla legge attuale l'obbligo si seguire una formazione complementare in caso di revoca della licenza di condurre, visto che tale disposizione non è mai stata applicata finora. Il governo, tuttavia, si riserva di proporre in futuro correttivi se fosse il caso, ha sottolineato Sommaruga.

Occhio di riguardo per i soccorritori

Gli Stati si sono detti a favore di un'attenuazione della pena in caso di eccessi di velocità commessi durante interventi urgenti o necessari dal punto di vista tattico da conducenti di veicoli di soccorso. D'ora in poi, per la punibilità, si terrà conto soltanto della differenza tra la velocità effettiva e quella che sarebbe stata adeguata all'intervento.

Diversamente dal Nazionale, i «senatori» vogliono mantenere il divieto di segnalare pubblicamente la presenza di controlli della circolazione stradale.

Guida autonoma

Il plenum ha adottato anche decisioni circa i veicoli automatizzati. Secondo l'esecutivo, simili mezzi possono incrementare la sicurezza stradale, fluidificare il traffico e ridurre le emissioni ambientali, aprendo nuove opportunità per l'economia e i servizi di trasporto. Con la revisione della legge, si vuole quindi permettere la guida autonoma in Svizzera, creando un apposito quadro normativo.

Il Consiglio federale potrà stabilire in che misura i conducenti saranno dispensati dai loro obblighi e a quali condizioni potranno essere immatricolati i veicoli autonomi privi di pilota. L'Ufficio federale delle strade (USTRA) avrà inoltre la facoltà di autorizzare e finanziare sperimentazioni con tali veicoli.

Circa i veicoli autonomi senza conducente, in futuro potranno circolare solo su tratti prestabiliti e sotto sorveglianza di un operatore. Il plenum ha deciso di non limitare la circolazione solo su autostrade e semiautostrade, o strade secondarie a traffico lento o poco intenso.

Veicoli ecologici, eccezioni peso e lunghezza

Il progetto del Consiglio federale prevede inoltre la riduzione delle emissioni di gas serra. Il plenum ha quindi sostenuto le modifiche concernenti la lunghezza e il peso massimo dei veicoli allo scopo di promuovere le tecnologie ecologiche.

Spesso infatti i veicoli dotati di tecnologie rispettose dell'ambiente sono più lunghi o più pesanti di quelli tradizionali, a causa per esempio della batteria o di cabine di guida aerodinamiche