Sponsor scabrosi Expo 2020 di Dubai: il DFAE rinuncia al partenariato con Philip Morris

ATS

30.7.2019 - 17:35

Il DFAE rinuncia al partenariato con Philip Morris per l'Expo 2020 di Dubai
Il DFAE rinuncia al partenariato con Philip Morris per l'Expo 2020 di Dubai
Source: KEYSTONE/LAURENT GILLIERON

Alla fine, le perplessità degli ambienti contro il tabagismo e la prevenzione l'hanno spuntata. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) rinuncia al partenariato con Philipp Morris – la cui sede europea è in Svizzera – in vista dell'Expo 2020 di Dubai.

Il consigliere federale Ignazio Cassis, finito nel mirino delle critiche anche in qualità di ex medico cantonale ticinese impegnato sul fronte della prevenzione, ha preso questa decisione «per evitare che venisse pregiudicato l'obiettivo principale della presenza svizzera a Dubai, ovvero trasmettere un'immagine positiva del nostro Paese», si legge in una nota odierna del DFAE.

In una nota, il maggior produttore di tabacco al mondo si è detto dispiaciuto di questa decisione, prendendosela con quegli ambienti e militanti che gli mettono il bastone tra le ruote e non vogliono discutere di alternative per convincere i fumatori a smettere oppure utilizzare altri prodotti meno nocivi della sigaretta.

La partecipazione elvetica costerà 15 milioni

Per la partecipazione elvetica all'Expo 2020 sono previsti 15 milioni di franchi, di cui la metà da reperire mediante sponsor privati. Responsabile della ricerca è Presenza Svizzera (PRS), entrata in contatto con potenziali benefattori, tra cui Philip Morris International, azienda disposta a versare 1,8 milioni, contribuendo così» in modo sostanziale a raggiungere la percentuale richiesta di fondi di terzi».

Nel comunicato del DFAE, si legge anche che «in questa fase preparatoria il consigliere federale Ignazio Cassis era informato in linea generale degli sviluppi nella ricerca di sponsor, ma non era al corrente dei dettagli dei singoli dossier».

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