Rapporto esterno Risposta inadeguata della Diocesi di Sion alle vittime di abusi sessuali

mp, ats

11.6.2024 - 14:09

Stéphane Haefliger, della  società responsabile dell'audit, ascoltato dal vescovo di Sion Jean-Marie Lovey
Stéphane Haefliger, della società responsabile dell'audit, ascoltato dal vescovo di Sion Jean-Marie Lovey
Keystone

Il rapporto esterno sulla gestione degli abusi sessuali nella diocesi di Sion punta il dito sul modo in cui le vittime sono state ascoltate dall'istituzione cattolica. La diocesi si dice «consapevole delle carenze del passato» e ha annunciato un piano d'azione.

Keystone-SDA, mp, ats

«Le persone ascoltate hanno ritenuto che l'accoglienza fosse intimidatoria, confusa, poco incoraggiante, laboriosa o addirittura sfuggente», ha indicato Stéphane Haefliger di Vicario Consulting, la società romanda responsabile dell'audit presentato oggi. A questa inadeguatezza del primo contatto diretto con un membro della Chiesa si aggiunge in particolare «un'inerzia istituzionale nel trattare i casi e la mancanza di proattività».

Il rapporto si basa su audizioni a una ventina di vittime e sull'analisi di una quindicina di dossier provenienti dagli archivi segreti della diocesi. Mentre le testimonianze delle persone che hanno subito abusi sono «critiche», i documenti amministrativi disponibili sono completi. La società di revisione ha raccomandato alla diocesi di «adeguarsi a una maggiore umanità e comunicazione».

Il rapporto, commissionato il primo novembre dello scorso anno alla società di revisione Vicario Consulting, aveva quale obiettivo di stabilire chi, all'interno della diocesi di Sion, fosse responsabile delle disfunzioni legate all'accoglienza delle vittime e al trattamento degli abusi negli ultimi decenni.