Un momento del corteo a Bellinzona
Un momento del flashmob in Piazza Governo a Bellinzona
Un momento del flashmob in Piazza Governo a Bellinzona.
Sciopero dei dipendenti delle poste di Lugano, che hanno interrotto il lavoro presso l'ufficio postale del Centro
La partenza del treno speciale che porta alla manifestazione ufficiale dello Sciopero nazionale delle donne a Bellinzona.
Le 300 donne in piazza a Mendrisio per fischiare alla discriminazione
La partenza dello Sciopero itinerante delle donne con una manifestazione alla dogana di Chiasso strada. Hanno partecipato una trentina di donne.
Migliaia di donne sulla Piazza federale, fra cui la presidente del Nazionale Marina Carobbio Guscetti, la consigliera federale Viola Amherd e la consigliera nazionale Isabelle Moret
Migliaia di donne sulla Piazza federale.
La prima cittadina svizzera, Marina Carobbio Guscetti, con la consigliera federale Viola Ahmerd
Il movimento è stato seguito in tutta la Svizzera, anche a Lucerna.
Alcune militanti hanno bloccato il ponte Bessières a Losanna venerdi mattina.
Il ponte è stato ribattezzato con il nome dell'alpinista Nicole Niquille.
Alcune militanti losannesi hanno denunciato un sistema pensionistico concepito per gli uomini.
La statua di David de Pury è stata vestita di viola venerdì a Neuchâtel.
Più di 500 persone, essenzialmente donne, hanno lanciato lo sciopero a Losanna.
Le donne hanno rivendicato rumorosamente i loro diritti davanti alla cattedrale di Losanna.
Per la prima volta alcune donne si sono date il cambio tra le 23h00 e le 02h00 sul campanile della cattedrale di Losanna per gridare l'ora agli abitanti.
Le donne sono state invitate a bruciare degli oggetti simbolici in Piazza Riponne a Losanna.
Il logo dello sciopero delle donne è stato proiettato sulla torre Roche a Basilea.
A spasso sull'Hardbrüke di Zurigo con un clitoride gigante.
Un momento del corteo a Bellinzona
Un momento del flashmob in Piazza Governo a Bellinzona
Un momento del flashmob in Piazza Governo a Bellinzona.
Sciopero dei dipendenti delle poste di Lugano, che hanno interrotto il lavoro presso l'ufficio postale del Centro
La partenza del treno speciale che porta alla manifestazione ufficiale dello Sciopero nazionale delle donne a Bellinzona.
Le 300 donne in piazza a Mendrisio per fischiare alla discriminazione
La partenza dello Sciopero itinerante delle donne con una manifestazione alla dogana di Chiasso strada. Hanno partecipato una trentina di donne.
Migliaia di donne sulla Piazza federale, fra cui la presidente del Nazionale Marina Carobbio Guscetti, la consigliera federale Viola Amherd e la consigliera nazionale Isabelle Moret
Migliaia di donne sulla Piazza federale.
La prima cittadina svizzera, Marina Carobbio Guscetti, con la consigliera federale Viola Ahmerd
Il movimento è stato seguito in tutta la Svizzera, anche a Lucerna.
Alcune militanti hanno bloccato il ponte Bessières a Losanna venerdi mattina.
Il ponte è stato ribattezzato con il nome dell'alpinista Nicole Niquille.
Alcune militanti losannesi hanno denunciato un sistema pensionistico concepito per gli uomini.
La statua di David de Pury è stata vestita di viola venerdì a Neuchâtel.
Più di 500 persone, essenzialmente donne, hanno lanciato lo sciopero a Losanna.
Le donne hanno rivendicato rumorosamente i loro diritti davanti alla cattedrale di Losanna.
Per la prima volta alcune donne si sono date il cambio tra le 23h00 e le 02h00 sul campanile della cattedrale di Losanna per gridare l'ora agli abitanti.
Le donne sono state invitate a bruciare degli oggetti simbolici in Piazza Riponne a Losanna.
Il logo dello sciopero delle donne è stato proiettato sulla torre Roche a Basilea.
A spasso sull'Hardbrüke di Zurigo con un clitoride gigante.
La Svizzera venerdì si è tinta di viola: migliaia le azioni e le manifestazioni organizzate in occasione dello sciopero delle donne. Chiedono più tempo, più salario, più rispetto. Azioni anche in Ticino. Grande folla in Piazza federale.
Tutte le donne sono state invitate a smettere di lavorare alle 15.24, quando – secondo le statistiche sul divario salariale – avranno terminato il tempo di lavoro retribuito su una giornata di 8 ore per cominciare a lavorare gratis.
A Berna alle 11.00 si è avuto un assaggio in vista della grande manifestazione prevista per il tardo pomeriggio, con in prima linea la consigliera federale Viola Amherd e la presidente del Consiglio nazionale Marina Carobbio.
Dal mattino presto
Innumerevoli le iniziative in tutto il paese, da quelle più intime tra le quattro mura domestiche – astensione dai lavori casalinghi e panni viola stesi al sole – a quelle ufficiali quali l'incontro sulla Piazza federale, passando per le attività organizzate dai vari collettivi, dalle scuole, dalle chiese, da sindacati e da diverse associazioni, anche in Ticino.
Le prime azioni si sono già tenute allo scoccare della mezzanotte: a Losanna diverse «guardiane» hanno sostituito il collega maschio che per tradizione annuncia l'ora agli abitanti dalla torre della cattedrale. A Basilea il logo dello sciopero è stato proiettato sulla torre Roche, più alto grattacielo della Svizzera. In diverse città alle prime luci dell'alba è iniziata la distribuzione di volantini con le rivendicazioni.
In 10'000 sulla Piazza federale
La Piazza federale di Berna costituisce il cuore pulsante del «movimento lilla», con azioni di ogni tipo organizzate a scandire i vari momenti della giornata. Poco prima di mezzogiorno vi è stato un primo attimo «ufficiale»: accolte da circa 10'000 persone Viola Amherd e Marina Carobbio sono apparse sul selciato davanti a Palazzo federale, accompagnate da altre rappresentanti politiche.
La presidente del Consiglio nazionale ha infatti deciso la sospensione, poco prima delle 11.00, della seduta della Camera del popolo per consentire alle parlamentari di partecipare brevemente alla manifestazione. I dibattiti sono ripresi alle 11.15.
«Abbiamo bisogno di donne a tutti i livelli»
Alla ripresa dei lavori, la consigliera federale Viola Amherd ha fatto una breve dichiarazione per esprimere il suo sostegno alla causa. Citando Josi Meier (PPD/LU), la prima donna a presiedere il Consiglio degli Stati nel 1991-1992, la vallesana ha detto che «sì, le donne devono stare a casa («Haus»): nelle case comunali, nei municipi e a Palazzo federale» («Gemeindehaus», «Rathaus» e «Bundeshaus», in tedesco).
«Abbiamo bisogno di donne a tutti i livelli; che partecipino, che lavorino, che parlino, che si esprimano, dovunque esse siano, ai fornelli o altrove», ha affermato la consigliera federale facendo riferimento al suo cognome («am Herd» significa appunto ai fornelli).
Azioni anche in Ticino, con il clou a Bellinzona
Anche in Ticino venerdì erano previste diverse iniziative. Il momento clou è stata la manifestazione a Bellinzona, che è iniziata con un corteo partito poco dopo le 17.00 dalla stazione di Bellinzona fino a Piazza Governo.
Secondo gli organizzatori i partecipanti sono stati 10'000, ma stando alla stima ufficiale della polizia comunale, contattata dalla RSI, non superavano i 4'000.
Una vera e propria onda viola ha investito la capitale, un'onda composta da migliaia di persone: tante donne, evidentemente, ma anche molti uomini solidali e tante famiglie con bambini. La manifestazione si è svolta in maniera festosa e pacifica, ma anche ferma e decisa, per chiedere il rispetto della parità di genere.
Sciopero itinerante
Lo sciopero in Ticino è stato itinerante, perché ha attraversato il Cantone fermandosi in luoghi significativi per le discriminazioni di genere.
L'azione, iniziata alla dogana di Chiasso «per solidarizzare con le donne migranti e frontaliere», ha toccato il centro commerciale di Grancia e gli studi della RSI per concludersi al San Giovanni di Bellinzona.
La data del 14 giugno non è stata scelta a caso. Si riferisce alla votazione federale del 14 giugno 1981 che ha accolto l'articolo costituzionale sulla parità tra donne e uomini. Dieci anni dopo, il 14 giugno 1991, le donne svizzere hanno scioperato coinvolgendo 500'000 persone.
«Movimenti viola» ovunque
Altre, numerosissime manifestazioni, sono avvenute in tutto il paese. A Zurigo i collegamenti dei tram nei pressi della stazione centrale sono stati interrotti dal primo pomeriggio: centinaia di manifestanti si sono sedute sui binari e hanno sbarrato con dei nastri lo snodo del centro cittadino.
A Losanna un centinaio di manifestanti hanno bloccato in mattinata il ponte Bessières, ribattezzato per l'occasione «passerELLE Nicole Niquille», un'alpinista friburghese. A Neuchâtel diverse statue sono state vestite di viola, mentre a Sion vi è stata una dimostrazione di fronte al Parlamento vallesano. A Bienne le campane hanno suonato per segnare l'inizio dello sciopero, mentre a Lucerna le chiese cattoliche sono state addobbate con palloncini rosa.
Anche giornali e siti di informazione hanno dedicato pagine e articoli allo sciopero delle donne. Diversi quotidiani svizzeri, fra cui La Regione, hanno tinto la testata di viola o pubblicato in prima pagina i simboli del «movimento viola».
La Svizzera in immagini
Alcuni scatti nel Paese in cui viviamo
Inaugurazione delle nuove vie di scalata sulla diga del Sambuco, vicino Fusio, alla fine della Val Lavizzara. Ora ben quattro percorsi di scalata sportiva sono a disposizione del pubblico.
Questo vitello non sembra avere molta voglia di partecipare alla tradizionale fiera del bestiame di Schwellbrunn.
A Saint-Maurice (canton Vallese), durante dei lavori di costruzione, alcuni archeologi hanno riportato alla luce un cimitero databile al Medioevo centrale, nel quale sono state seppellite fino a 250 persone.
Una donna osserva da vicino i blocchi di ghiaccio del ghiacciaio di Aletsch, vicino Märjela. Il ghiacciaio più imponente delle Alpi è iscritto nel Patrimonio mondiale dell’UNESCO – ma forse ancora non per molto. Secondo una simulazione recente effettuata dagli scienziati del Politecnico di Zurigo (ETH Zurigo), a causa del riscaldamento globale, alla fine del secolo non dovrebbero rimanere che pochi residui di questo ghiacciaio di più di 80 km².
Probabilmente soltanto dei professionisti potrebbero capire se questi bovini se la caveranno alla fiera del bestiame di Svitto.
Sulla strada cantonale T332 vicino Hemishofen, un giostraio ha perso il controllo del suo camion. Un impianto sanitario che faceva parte del convoglio ha urtato un palo di segnalazione. La struttura è stata strappata durante la collisione ed è crollata sulla carreggiata. Non ci sono stati feriti.
Richiesta umoristica: alcuni cartelli posati davanti ad altrettanti contenitori sul piazzale della stazione di Berna mostrano i desideri di un mendicante canadese: un nuovo paio di calzini, una Ferrari, del cibo.
Sull’autostrada A7 nei pressi di Frauenfeld, un’automobilista di 26 anni si è scontrata con un rimorchio per la segnaletica stradale. Ferita, ha dovuto essere trasportata all’ospedale in ambulanza. La polizia cantonale turgoviese è alla ricerca di testimoni.
Primo piano sul posteriore di Maxi, un elefante asiatico allo zoo di Zurigo. L'animale festeggia in questi giorni il suo 50esimo compleanno – la data esatta è sconosciuta –, il che fa di lui il più anziano «inquilino» dello zoo.
Il sole delle sere autunnali risplende sull’erba a Vals.
Un uomo prende il sole disteso su di un immenso land art dell'artista franco-svizzero Saype nel Parc de La Grange a Ginevra. Questo dipinto biodegradabile di 165 metri di lunghezza per 30 di larghezza, realizzato con pigmenti di carbone di legna, gesso, acqua e proteine del latte, occupa una superficie totale di 5'000 metri quadrati. L'installazione artistica fa parte del progetto «Beyond Walls» e mira a promuovere valori umani come l'unità, la convivialità, e l'apertura al mondo.
Un uomo in mountain bike contempla il panorama che si apre sulla valle del Reno.
Hans stöckli (a destra), Consigliere agli Stati e Presidente della Conferenza nazionale svizzera delle leghe della sanità (GELIKO), presenta l’iniziativa «Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco» in compagnia di altri iniziatori a Berna.
L'orso bruno Björk inverte i ruoli ed esamina le attrazioni umane nel parco degli orsi di Berna.
Martedì le acque della Limmat si sono tinte di verde in seguito ad un'azione di militanti ecologisti.
Questo automobilista di 40 anni ha svoltato troppo presto finendo fuori strada, dritto dritto sui binari del tram a Basilea. La corsa del veicolo è stata fermata dopo circa 70 metri da un blocco di cemento, riporta la polizia cantonale di Basilea Città. L’automobilista, il cui tasso alcolico è stato constatato essere di 0,78 mg, si è visto ritirare la patente dalla polizia sul posto.
Magnifica stellata alla Gelmerhütte, nella regione del Grimsel. Durante la notte, il cielo sereno ha consentito di godere dell'incredibile vista.
Un aereo F/A-18 esce dall'hangar durante una dimostrazione di decollo di emergenza in occasione di un evento informativo dedicato al servizio di polizia aerea a Payerne. Come affermato dal DDPS, la polizia aerea svizzera sarà pronta all'impiego continuativo dalla fine del 2020.
Fritz Zurbrügg, vice-presidente della Banca nazionale svizzera (a sinistra), sembra studiare a sua volta le caratteristiche di sicurezza del nuovo biglietto da 100 franchi in compagnia Thomas Jordan, presidente della BNS, in occasione della presentazione ufficiale a Berna.
Il conducente di un semirimorchio, che stava viaggiando sull'autostrada A2 in direzione nord, ha terminato la sua corsa sullo spartitraffico centrale all'altezza di Rothenburg. La polizia ipotizza che il veicolo abbia subito un guasto tecnico. Non ci sono stati feriti.
A Stein, nel Canton Argovia, un'automobilista di 69 anni è finita fuori strada, fermandosi solo dopo diversi metri in un prato vicino. Fortunatamente l'incidente ha provocato solo danni materiali e di scarsa entità.
Alcuni pompieri tentano di spegnere un incendio scoppiato sul tetto del Musée de Carouge, vicino Ginevra, durante dei lavori.
Un ragazzino regge in mano un paio di slip di cotone marcio in un sito di test della stazione di ricerca agroscopica di Zurigo. L'oggetto era stato sotterrato da alcuni bambini e dalle loro famiglie lo scorso 19 giugno in occasione della «Giornata della vita sotterranea». Il capo di biancheria intima ha rivisto oggi la luce del giorno e porta i segni dei processi di deterioramento, altrimenti invisibili, che si verificano nel sottosuolo.
Secondo una nota dell'Amministrazione federale delle dogane (AFD), una pattuglia della polizia municipale di Uster ha fermato un veicolo proveniente dalla Germania a Mönchaltorf. Si è scoperto che la conducente di 36 anni trasportava nel portabagagli circa 55 kg di carne sdoganata, molto di più della quantità autorizzata. La donna è stata interrogata e dovrà presentarsi davanti alle autorità investigative incaricate del caso.
Tornare alla home page