Un uomo in manette Spari a Lugano, due fucili da caccia e disagio psichico

Swisstxt / pab

20.11.2020 - 13:40

Immagine d'illustrazione
Immagine d'illustrazione
Ti-Press / archivio

L'uomo fermato giovedì sera a Lugano dopo alcuni colpi d'arma da fuoco era in possesso di due fucili da caccia. All'origine del suo gesto, secondo la RSI, vi sarebbe un disagio psicologico. 

Prima gli spari nel suo appartamento, poi all'interno e all'esterno del palazzo. La polizia è intervenuta, dopo una chiamata alla centrale d'allarme, attorno alle 20 e ha fermato lo sparatore ancora all'entrata dello stabile vicino alla Coop di via Beltramina a Molino Nuovo e a pochi metri dalla sede della polizia comunale di Lugano.

Il cinquantenne aveva con sé due fucili da caccia, di cui si sta appurando l'origine. Sembra che non fossero registrati. L'individuo non era noto alle forze dell'ordine e al momento gli inquirenti sembrano escludere che avesse un bersaglio preciso. Secondo la testimonianza di una vicina, raccolta dalla RSI, l'uomo vive nel palazzo da poco tempo.

Sempre secondo le informazioni della RSI, l'uomo soffrirebbe di un disagio psichico e non sarebbe ancora stato interrogato dalle forze dell'ordine. Nei suoi confronti la procuratrice pubblica Pamela Pedretti ipotizza i reati di esposizione a pericolo della vita altrui e di infrazione alla Legge federale sulle armi.

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