Tendenze Identità elettronica: verso una chiara bocciatura del progetto

mc, ats

7.3.2021 - 12:50

Identità elettronica non convince
Identità elettronica non convince
Keystone

Gli svizzeri non vogliono che siano imprese private a fornire l'identità elettronica. Stando alle tendenze elaborate dell'istituto gfs.bern per conto della SSR, la legge verrebbe chiaramente bocciata dal 65% dei votanti.

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Dopo lo spoglio del 95% delle schede, il 69% dei ginevrini si è opposto alla proposta come pure il 65% dei vodesi e il 63% degli zurighesi. Anche a Basilea Città il 70% dei votanti ha detto no. A Sciaffusa, dove i risultati sono definitivi, il testo è stato bocciato dal 68%.

Ora la Confederazione dovrà rielaborare il progetto, approvato a larga maggioranza dal precedente parlamento nel settembre 2019. La legge era destinata a semplificare la vita dei cittadini. Prevedeva l'introduzione di un identificatore unico, certificato dallo Stato, in sostituzione nei numerosi nomi di utenti e parole chiave che vengono utilizzati in rete.

Non è contestata l'utilità di una e-ID, ma la gestione

L'utilità di una e-ID non è contestata, è la gestione da parte di aziende private che ha suscitato aspre critiche. Il referendum è stato lanciato da Società Digitale, dall'organizzazione svizzera Campax, dalla piattaforma We collect e dall'associazione Public Beta e sostenuto da Ps, Verdi liberali, Verdi, Unione sindacale svizzera (Uss), Travail.Suisse e diverse organizzazioni degli anziani.

A loro avviso la gestione privata è ancor più problematica perché in futuro l'e-ID potrebbe servire come base per la creazione di un passaporto digitale a tutti gli effetti. I contrari hanno inoltre espresso timori sull'utilizzo dei dati da parte dei privati.