Mancano letti Epidemia di bronchiolite nei bimbi, è allarme negli ospedali d'Oltralpe

SDA/uri/pab

19.11.2022

Immagine illustrativa d'archivio.
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©Ti-Press

Il virus respiratorio sinciziale RSV sta riempiendo gli ospedali pediatrici oltre San Gottardo e alcuni bimbi hanno già dovuto essere trasferiti da una regione all'altra. In Ticino, per ora, la situazione è un poco più tranquilla. L'ondata insolitamente forte di RSV non è l'unico problema che affligge le strutture sociosanitarie per i più piccoli.

SDA/uri/pab

19.11.2022

A causa del Covid, gli ospedali generali in Svizzera non sono più a pieno regime da tempo. Ma ora tutti i posti letto nei reparti dei nosocomi pediatrici sono occupati e la creazione di altri è difficile. Alcuni dei piccoli pazienti devono essere trasferiti in altre parti della Svizzera, riferiscono i giornali di CH Media.

L'emergenza negli ospedali è scatenata da un virus respiratorio sinciziale umano (RSV), che di solito è innocuo per gli adulti, ma che può causare grandi difficoltà respiratorie e bronchiti nei bambini piccoli. Ci sono sempre ondate di bronchiolite ma quella di quest'anno è arrivata molto prima del previsto ed è eccezionalmente grave.

Molte cliniche pediatriche svizzere sono dunque già ai limiti di capacità. La ragione è il numero record di bebè e bambini piccoli ricoverati per problemi alle vie respiratorie. 

I sintomi della bronchiolite sono una tosse forte, raffreddore e difficoltà a respirare. Questa patologia sta colpendo in questi giorni sempre più bambini piccoli. La curva dei casi registrati dalla Società di Pediatria Svizzera segna una rapida impennata nelle ultime settimane, nonostante l’RSV solitamente raggiunga il suo apice solo tra dicembre e febbraio.

I numeri, come rivela la RSI, sono ancora contenuti in Ticino, ma nel resto della Svizzera diversi ospedali segnano cifre da record con reparti ormai pieni.

Il virus respiratorio sinciziale

Il virus respiratorio sinciziale RSV è un agente patogeno molto diffuso che si espande soprattutto nei mesi invernali. L'infezione è solitamente innocua nei bambini più grandi e negli adulti. Nei neonati e nei bimbi piccoli, tuttavia, la malattia può essere pericolosa: i vasi dei polmoni sono ancora stretti. Per questo motivo la mancanza di ossigeno si fa sentire più rapidamente. L'infezione può anche manifestarsi come bronchiolite, polmonite o tracheobronchite.

A volte le operazioni devono essere rinviate

Christoph Berger, capo del Dipartimento di Malattie Infettive dell'Ospedale pediatrico di Zurigo (Kispi), aveva già avvertito lo scorso inverno che gli ospedali pediatrici avrebbero potuto subire pressioni se le misure per combattere il Covid fossero state interrotte e due coorti di bambini piccoli fossero entrate in contatto con virus e altri agenti patogeni. Ora ha dichiarato ai titoli di CH Media: «Questa ondata di virus RS è feroce, più feroce di quelle precedenti alla pandemia. E non sappiamo se ha già raggiunto l'apice».

A causa della situazione di tensione, i bambini vengono trasferiti in tutta la Svizzera quando si libera un posto letto in un reparto di terapia intensiva, come dimostra il caso di un bambino molto piccolo infettato dall'RSV che dall'ospedale Triemli di Zurigo ha dovuto essere elitrasportato a Yverdon, perché in tutta la Svizzera tedesca non c'era più un letto libero.

Presso la clinica pediatrica dell'Inselspital di Berna, i ricoveri sono addirittura raddoppiati nel giro di una settimana. Di conseguenza le operazioni non urgenti devono essere rimandate, ha dichiarato il portavoce del nosocomio bernese Didier Plaschy a CH Media.

Il virus, ricorda in un'intervista alla SRF Berger, non è pericoloso «nemmeno per i bambini piccoli ma se si prendono le dovute precauzioni, se si assicura che ricevano liquidi e nutrimento». Se si garantisce una giusta ossigenazione, continua, «i bambini si riprendono; solo una piccola percentuale ha bisogno di respirazione assistita e alle nostre latitudini è davvero molto raro che un bambino muoia per bronchiolite».

«Problemi» strutturali

In linea di principio, ogni regione deve garantire «la possibilità di assistere i propri pazienti», ha spiegato Berger, medico dell'ospedale pediatrico. Tuttavia, al momento dipendono spesso da posti letto liberi altrove. Secondo quanto annunciato, la scorsa settimana più di un bambino è stato trasportato in aereo al reparto di terapia intensiva di Coira. Ci sono stati anche trasferimenti isolati a Friburgo e Bienne.

I problemi degli ospedali pediatrici svizzeri però non sono dovuti solo all'attuale ondata di RSV, ma anche alla carenza di personale.

Il portavoce dell'Inselspital Plaschy ha spiegato che le sfide della medicina pediatrica e degli adolescenti in Svizzera sono «soprattutto strutturali». Questa fascia d'età non può essere assistita in Svizzera in modo da coprire i costi. Plaschy sollecita quindi un consenso socio-politico sul fatto che anche i servizi da fornire in questa sede siano adeguatamente remunerati.