In un anno Ben 121'000 pernottamenti in hotel degli ufficiali dell'Esercito svizzero

ats

6.8.2023 - 12:31

L'esercito è anche un fattore importante per l'industria alberghiera.
L'esercito è anche un fattore importante per l'industria alberghiera.
Keystone

L'esercito svizzero fa alloggiare i suoi ufficiali su larga scala in albergo, pur disponendo di circa 7000 stabili in Svizzera. È quanto emerge da un'analisi effettuata dal Dipartimento della difesa su richiesta della NZZ am Sonntag.

6.8.2023 - 12:31

L'anno scorso i graduati hanno dormito in hotel 121'000 volte, per una spesa totale di 8,5 milioni di franchi, vale a dire circa il 40% degli oneri totali per l'alloggio delle truppe. Nel 2023, l'importo dovrebbe aumentare di altri 3 milioni, perché da quest'anno l'esercito paga di più per un pernottamento: gli alti sottufficiali e gli ufficiali hanno ora a disposizione 100 franchi, invece di 70 franchi.

Stando al domenicale l'esercito è quindi un importante motore del turismo in Svizzera: genera più pernottamenti dei turisti giapponesi, ad esempio. Il beneficiario è l'industria alberghiera. L'associazione di categoria Hotelleriesuisse dà addirittura consigli ai suoi membri su come ottenere il massimo dagli ospiti in tuta mimetica.

La cosa non piace a tutti. «Sono molto sorpresa di questi numerosi pernottamenti in hotel», afferma la consigliera nazionale Franziska Roth (PS/SO), che è membro della commissione della politica di sicurezza, in dichiarazioni riportate dal settimanale. A suo avviso la questione centrale è stabilire se la spesa serve alla sicurezza: visto che non è il caso nel tema in questione, secondo la 57enne l'esercito deve intervenire.

Di altro avviso è Lorenz Hess (Centro/BE), che in grigioverde era colonnello. «Abbiamo sempre pernottato nelle pensioni dei villaggi», argomenta, interpellato dalla NZZ am Sonntag. «È giusto che i membri dei quadri siano alloggiati separatamente dalle truppe; questo ha a che fare con la loro valorizzazione». Tuttavia, in considerazione delle 121'000 notti anche Hess parla di un «numero impressionante».

ats