Riciclaggio Eurodeputati: «Berna non ridia a Mosca i soldi di Magnitsky»

SDA

24.2.2023 - 20:49

«Chiediamo all'Ue di agire immediatamente sulla gestione da parte della Svizzera di un caso di riciclaggio di denaro che coinvolge persone legate al governo russo. Il paese sta pianificando di restituire milioni di beni congelati a individui legati al Cremlino nonostante lo sfondo della guerra della Russia in Ucraina».

Josep Borrell ha ricevuto la lettera di 14 eurodeputati riguardo alla Svizzera.
Josep Borrell ha ricevuto la lettera di 14 eurodeputati riguardo alla Svizzera.
KEYSTONE/AP Photo/John Minchillo

Keystone-SDA

Lo scrivono 14 eurodeputati in una lettera scritta a prima firma della lituana del Ppe, Ausra Maldeikiene e recapitata all'alto rappresentante Ue Josep Borrell.

«La Svizzera è uno dei paesi in cui il denaro è stato riciclato da uno sconto fiscale illegale di 230 milioni di sterline, autorizzato da funzionari del governo russo nel 2008. L'avvocato Sergei Magnitsky ha scoperto e denunciato la frode in Russia, ma è stato arrestato e successivamente ucciso (in una prigione moscovita, ndr.) dalle guardie carcerarie nel 2009».

«Il suo datore di lavoro William Browder ha presentato una denuncia ai pubblici ministeri svizzeri (il Ministero pubblico della Confederazione (MPC), ndr.) dopo che la sua squadra ha rintracciato parte del denaro in Svizzera. I pubblici ministeri hanno congelato 19,6 milioni di dollari nel 2011 quando hanno avviato un'indagine per riciclaggio di denaro su tre individui russi collegati al governo di Putin, Vladlen Stepanov, Dimitry Klyuev e Denis Katzyv», spiegano gli eurodeputati

Indagine colpita da scandali

«Ma ciò che è seguito è stata un'indagine decennale che è stata lenta e colpita da scandali. Uno degli investigatori svizzeri è stato licenziato e processato per aver accettato tangenti dalle sue controparti russe per far fallire il caso. L'anno scorso, gli svizzeri hanno chiuso le indagini e stabilito che 15,3 milioni di dollari potevano essere restituiti a Stepanov, Klyuev e Katzyv», conclude la missiva.