Conti gonfiati «L'ex direttrice di Green Cross gonfiò i conti»

ATS

4.4.2019 - 18:49

Il CEO ad interim di Green Cross Martin Bäumle ha denunciato che l'ex direttrice dell'organizzazione ambientalista ha gonfiato per anni i conti della Ong per incassare più bonus.
Il CEO ad interim di Green Cross Martin Bäumle ha denunciato che l'ex direttrice dell'organizzazione ambientalista ha gonfiato per anni i conti della Ong per incassare più bonus.
Source: KEYSTONE/WALTER BIERI

Il CEO ad interim di Green Cross Martin Bäumle ha denunciato che l'ex direttrice dell'organizzazione ambientalista ha gonfiato per anni i conti della ONG per incassare più bonus.

«Non abbiamo mai ricevuto donazioni per 14 milioni di franchi», ha dichiarato oggi davanti alla stampa Martin Bäumle, consigliere nazionale zurighese del Partito dei Verdi liberali. In realtà le donazioni ammontavano a 3 o 4 milioni di franchi all'anno. La colpa sarebbe della ex direttrice licenziata nell'agosto di un anno fa, che per anni ha gonfiato i bilanci per incassare più bonus.

L'andazzo andava avanti probabilmente dal 2015, ha aggiunto il consigliere nazionale. Martin Bäumle ha convocato oggi la stampa, in seguito ad un articolo del Tages Anzeiger che a sua volta gli rimprovera di avere tenuto per mesi i donatori dell'organizzazione all'oscuro di tutto.

Martin Bäumle ha assunto la direzione ad interim di Green Cross Svizzera nell'autunno 2017. Mesi prima, il servizio svizzero di certificazione Zewo aveva rimproverato all'Ong di essere troppo poco trasparente per quanto riguarda la sua organizzazione, i controlli dei progetti e la comunicazione con i donatori.

L'organizzazione, attiva nel campo del disarmo nucleare e chimico, è legata a filo diretto a Green Cross International (GCI), fondata nel 1993 dall'ex leader sovietico Michail Gorbaciov. Questi si era dimesso all'inizio del 2017 dal consiglio d'amministrazione in segno di protesta dopo che GCI aveva annunciato di essere sull'orlo del fallimento e aveva accusato la sezione svizzera, presieduta da Bäumle, di averla messa in tale situazione. Secondo GCI il rifiuto della sezione elvetica di Green Cross di versare il suo contributo di membro alla fine del 2016 aveva fatto precipitare l'organizzazione internazionale in una crisi finanziaria.

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