Medio OrienteLa Federazione delle comunità israelite preoccupata per le proteste negli atenei
mp, ats
8.5.2024 - 11:17
Le proteste pro Palestina in corso negli atenei elvetici preoccupano la Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI). Quest'ultima osserva con preoccupazione che gli animi nelle università e nei politecnici interessati si stanno chiaramente inasprendo.
mp, ats
08.05.2024, 11:17
08.05.2024, 11:33
SDA
Gli atenei sono istituzioni democratiche in cui si dovrebbero coltivare dibattiti aperti, ha dichiarato oggi la FSCI all'agenzia di stampa Keystone-ATS.
«Tuttavia, le voci forti dei manifestanti hanno tratti ideologici e radicalizzati», ha indicato il segretario generale della FSCI Jonathan Kreutner. Hanno dato l'impressione che tutti gli studenti condividessero le loro posizioni.
Questa non è certo la verità. Vengono avanzati ultimatum e richieste estremamente unilaterali. Coloro che la pensano diversamente vengono intimiditi. Per gli studenti ebrei, un ateneo non offrirebbe più un ambiente protetto.
A questo proposito, si pone chiaramente la questione se le proteste, in particolare all'Università di Losanna, rientrino nei valori di un'università e possano essere tollerate. Secondo la FSCI, non dovrebbe esserci tolleranza per dichiarazioni antisemite chiaramente trasgressive come lo slogan «Dal fiume al mare».
Secondo Kreutner, in generale spetta ai docenti assumersi le proprie responsabilità. Compete a loro e alla direzione dell'università «prendere in mano la situazione e, se possibile, tenere colloqui costruttivi con i manifestanti».
Ieri i manifestanti hanno occupato temporaneamente gli edifici dei politecnici federali di Zurigo e di Losanna, nonché dell'Università di Ginevra. Le proteste sono proseguite oggi presso le università di Losanna e Ginevra.