FFS Ancora guai per i bipiano a lunga percorrenza, no alla guida veloce in curva

mh, ats

1.7.2022 - 12:07

Cambio di rotta per le FFS
Cambio di rotta per le FFS
Keystone

Non c'è pace per i treni bipiano TLP a lunga percorrenza. Dopo i ritardi nella consegna e i guasti, le FFS annunciano oggi di voler rinunciare alla guida veloce in curva basata sulla compensazione del rollio.

1.7.2022 - 12:07

Dai test è emerso che l'applicazione comporta disagi per i viaggiatori. Quando a metà degli anni 2040 questi convogli saranno giunti a fine vita, saranno sostituiti con materiale rotabile standard. L'azienda chiede pertanto all'Ufficio federale dei trasporti (UFT) un adeguamento del concetto d'offerta 2035.

La compensazione del rollio sembrava rappresentare la tecnologia del futuro: la soluzione ideale per abbreviare i tempi di percorrenza e reagire allo stesso tempo all'aumento della domanda con un treno bipiano, ricordano le FFS in una nota odierna.

Le FFS avevano previsto di usare questa tecnologia già dal 2027 per disporre di un maggior margine di regolarità durante i lavori di costruzione previsti. Dal 2036 avrebbe dovuto inoltre permettere di abbreviare la durata del viaggio senza costosi ampliamenti infrastrutturali.

Finiti i test, i risultati non convincono

Negli ultimi dieci anni è però apparso chiaramente che i prodotti su misura estremamente complessi come questo risultano relativamente soggetti a guasti, necessitano di una manutenzione dispendiosa e pertanto non sono compatibili con le esigenze future, proseguono le FFS, aggiungendo che una serie esaustiva di test ha inoltre evidenziato che il comfort di viaggio durante la corsa veloce in curva non risulta soddisfacente né per i clienti né per l'azienda.

Per questo motivo, nella strategia di flotta attuale, le FFS intendono affidarsi a treni e a tecniche di comprovata affidabilità. A metà degli anni 2040 il bipiano TLP sarà dunque sostituito con materiale rotabile standard.

La guida veloce in curva con riduzione dei tempi di percorrenza sarebbe quindi praticabile solo per una decina d'anni e pertanto non giustificherebbe gli investimenti necessari nell'infrastruttura ferroviaria.

Non s'investe più per adattare i tragitti

Nel quadro di rinnovi della linea ferroviaria, le FFS hanno finora investito 32 milioni di franchi tra Berna e Losanna per la guida veloce in curva. Sulla base di questa decisione e di comune accordo con l'UFT, le FFS precisano che non effettueranno gli ulteriori investimenti che servirebbero per adeguare l'infrastruttura alla guida veloce in curva.

Non sarà pertanto possibile, come auspicato, diminuire i tempi di percorrenza tra Losanna e Berna (cinque minuti dal 2036) e tra tra Winterthur e St. Margrethen (due minuti in un secondo tempo). Nel loro comunicato, le FFS aggiungono di voler comunque perseguire con determinazione l'obiettivo di ridurre i tempi di percorrenza e di garantire la stabilità dell'orario.

Per questo chiedono all'UFT un adeguamento del concetto d'offerta 2035. Per la Losanna-Berna si concentreranno sulla realizzazione di una nuova linea, e ricordano che è in elaborazione uno studio commissionato dalla Confederazione, che dovrebbe essere completato per l'autunno del 2022. Per la Winterthur-St. Margrethen, auspicano che si seguirà la stessa procedura commissionando uno studio analogo.

«Saremo più flessibili»

Secondo il CEO delle FFS, Vincent Ducros, «questa scelta apre alla possibilità di migliorare ulteriormente il comfort di viaggio del bipiano TLP per la nostra clientela».

L'azienda ha pertanto incaricato il costrutto Alstom di valutare come aumentare la stabilità di marcia del treno.

Per Linus Looser, membro della direzione e responsabile Produzione Viaggiatori, «la rinuncia assicura una maggiore flessibilità e affidabilità dell'esercizio ferroviario. Se un bipiano TLP è indisponibile, è possibile utilizzare un altro tipo di treno senza aumentare il tempo di percorrenza».

Alcuni problemi con la Bombardier

I treni a due piani sono stati ordinati nel 2010 a Bombardier – che nel gennaio 2021 è stata interamente rilevata da Alstom – per una spesa di 1,9 miliardi di franchi. Si è trattato del più grande appalto nella storia delle ferrovie svizzere.

Le consegne sarebbero dovute iniziare già nel 2013, ma i ritardi si sono accumulati e i primi treni sono entrati in servizio nel febbraio 2018.

La loro introduzione è stata inoltre accompagnata da guasti tecnici e da problemi di accessibilità per i disabili. Ultimamente l'azienda ha reso noto che la loro affidabilità è migliorata notevolmente negli ultimi mesi ed è paragonabile al resto della flotta del traffico viaggiatori.

mh, ats