Svizzera La FINMA vuole più responsabilità e potere sulle sanzioni

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5.4.2023 - 14:22

Immagine d'illustrazione
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KEYSTONE/LUKAS LEHMANN

Dopo il caso Credit Suisse, l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) vuole maggiori competenze, in particolare in materia di sanzioni, e responsabilità più chiare. Sono queste le novità desiderate a seguito dell'acquisizione della grande banca da parte di UBS, operazione che comunque l'organo di sorveglianza difende.

Keystone-SDA, bt, ats

La Finma deve disporre di mezzi per imporre sanzioni, ha dichiarato oggi nel corso di una conferenza stampa a Berna la presidente del consiglio d'amministrazione dell'autorità Marlene Amstad. Il fatto che non possa infliggere multe è un unicum fra le piazze finanziarie.

Il Credit Suisse tiene occupata la Finma da parecchio tempo, ha poi evidenziato Amstad. Sei procedimenti esecutivi sono stati pubblicati nei confronti dell'istituto, il che è già un dato eccezionale.

Nel quarto trimestre 2022, la condizione di Credit Suisse, già in preda agli scandali, si è aggravata, con deflussi per 138 miliardi di franchi. Il collasso di due banche americane ha poi fatto degenerare la situazione in marzo.

Dei meccanismi di crisi erano pronti durante tutto questo tempo, ha detto Amstad. Il 19 marzo non restava però altro da fare che puntare su una fusione, ha aggiunto la dirigente, precisando che si trattava dell'opzione migliore per assicurare continuità e stabilità alla piazza elvetica.

La strada del fallimento presa in considerazione

La strada del fallimento è pure stata presa in considerazione, ma, viste le conseguenze, è finita in secondo piano, ha dal canto suo affermato davanti ai media il direttore della Finma Urban Angehrn. Stando ad Amstad bisognava infatti evitare di innescare un effetto domino, che avrebbe potuto provocare un vasto incendio e una crisi finanziaria globale.

Altre possibilità sul tavolo erano una statalizzazione provvisoria, alla quale il Consiglio federale ha rinunciato per motivi politici, e una ristrutturazione secondo le norme «too big to fail», che però, fa notare la Finma, sarebbe stata titanica e con troppi perdenti. Riguardo a questo concetto, Amstad auspica che in futuro gli aspetti della fiducia e della responsabilità dei manager siano integrati meglio.

Per la presidente, la priorità della Finma nei prossimi anni sarà la sorveglianza del nuovo gigante bancario UBS. In un primo tempo, l'organo dovrà chinarsi su alcuni aspetti delicati che la Commissione della concorrenza (Comco) gli ha sottoposto. La regolamentazione dei mercati finanziari conferisce comunque all'autorità di vigilanza il diritto in alcuni casi di prevalere su questioni concorrenziali.