Assicurazioni sociali Fondi compensazione: AVS chiude il 2018 in rosso

ATS

14.2.2019 - 15:06

Il patrimonio del fondo AVS potrebbe esaurirsi intorno al 2031 se non saranno adottate misure ben prima di tale data (foto simbolica d'archivio).
Il patrimonio del fondo AVS potrebbe esaurirsi intorno al 2031 se non saranno adottate misure ben prima di tale data (foto simbolica d'archivio).
Source: KEYSTONE/CHRISTOF SCHUERPF

I fondi di compensazione dell'AVS, dell'AI e delle Indennità di perdita di guadagno (IPG) hanno chiuso il 2018 nelle cifre rosse.

Il rendimento degli investimenti è calato del 4,22%, che corrisponde a un deficit di 1,5 miliardi di franchi. Il patrimonio in gestione è calato di 2,5 miliardi a 34,3 miliardi.

Questo risultato si spiega in particolare con l'evoluzione negativa dei mercati finanziari, ha indicato giovedì Compenswiss, che gestisce e amministra in comune questi tre fondi. Al calo del rendimento va ad aggiungersi un risultato di ripartizione negativo, in particolare per l'AVS, dovuto allo squilibrio crescente tra persone attive e beneficiari.

«A differenza dei due anni precedenti, il rendimento conseguito nel 2018 non permetterà di compensare il risultato di ripartizione negativo del Fondo AVS, a causa dello sviluppo demografico e dell'invecchiamento della popolazione», precisa l'istituzione con sede a Ginevra. «Prosegue lo squilibrio tra entrate e uscite dell'AVS e l'evoluzione prevista delle finanze rimane preoccupante per il futuro».

Patrimonio dell'AVS verso l'esaurimento?

Secondo l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) il patrimonio del fondo AVS potrebbe esaurirsi intorno al 2031 se non saranno adottate misure ben prima di tale data, ricorda Compenswiss.

In una nota diffusa giovedì, l'Unione sindacale svizzera (USS) sottolinea l'assoluta necessità di rafforzare l'AVS per «garantire ai futuri pensionati pensioni dignitose» e ricorda che sta preparando un'iniziativa per la 13a rendita AVS. «Parte dei contributi faticosamente accumulati dagli assicurati e dai datori di lavoro è andata persa e questo fa male», rileva.

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