BERNA
Il jackpot da record - 70 milioni di franchi - del 2016 ha influito in modo determinante sul buon risultato finanziario complessivo dell'anno per lotterie e scommesse in Svizzera, chiusosi con un fatturato di 2,98 miliardi di franchi.
Rispetto all'anno precedente si è assistito a un aumento di 230 milioni (+8,36%).
Del fatturato complessivo, indica una nota odierna dell'Ufficio federale di giustizia, 1,86 miliardi sono stati versati ai giocatori sotto forma di vincite.
La differenza costituisce il cosiddetto "prodotto lordo dei giochi", che rispetto all'anno precedente è aumentato di 101 milioni per attestarsi a 996 milioni di franchi.
Rispetto al totale della popolazione residente, ne risulta una posta di 354 franchi pro capite (2015: 331 franchi), con una vincita media di 236 franchi pro capite (2015: 224 franchi).
A determinare le entrate maggiori sono sempre le lotterie a numeri "Swiss Lotto" e "Euro Millions". Questi due giochi generano pressappoco la metà (49,02%) del prodotto lordo complessivo dei giochi.
In tale contesto l'avvenimento più importante è stato sicuramente il jackpot da record, pari a 70 milioni, verso la fine del 2016, che è stato sbancato soltanto nella 49esima estrazione.
Swisslos e Loterie Romande, che offrono il lotto svizzero e euromillions, hanno versato 630 milioni ai fondi delle lotterie cantonali e dello sport, nonché direttamente ad associazioni sportive mantello. I restanti ricavi sono imputabili a piccole lotterie organizzate da associazioni per finanziare le proprie attività.
Il Consiglio federale avrebbe voluto approfittare della nuova legge sui giochi in denaro per esonerare , come nel caso dei casinò, le vincite provenienti dal lotto e dalle scommesse. Dopo un lungo tira e molla tra i due rami del Parlamento, le Camere federali hanno deciso di limitare l'esonero alle vincite sotto il milione.
La nuova legge prevede anche il blocco dei siti esteri che si occupano di raccogliere puntate di ogni sorta. Ebbene, la normativa verrà combattuta diverse formazioni giovanili dei partiti poiché giudicata contraria alla libertà economica.
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