Consiglio di StatoUn'alleanza di destra per il secondo turno delle elezioni a Ginevra
mf, ats
4.4.2023 - 16:10
A Ginevra PLR, Centro, UDC e MCG hanno deciso ieri sera di formare un'inedita alleanza per conquistare il Consiglio di Stato e rovesciare la maggioranza rosso-verde. Le quattro formazioni presenteranno cinque candidati per il secondo turno del 30 aprile.
Keystone-SDA, mf, ats
04.04.2023, 16:10
04.04.2023, 16:24
SDA
In campo scenderanno Nathalie Fontanet e Anne Hiltpolt (PLR), Philippe Morel (MCG), Delphine Bachmann (Centro) e Lionel Dugerdil (UDC). I quattro partiti si sono accordati su un programma comune basato sulla difesa del potere d'acquisto e l'abbassamento delle imposte, si legge in un comunicato congiunto.
Un'alleanza così ampia è inedita per Ginevra. Il Centro non aveva mai voluto, prima d'ora, far parte di una lista assieme all'UDC. Dopo aver perso tre seggi in Gran Consiglio e con un candidato al Governo in apparente difficoltà, l'ex PPD si è trovato costretto a cambiare idea.
Maudet corre da solo
L'ex consigliere di Stato Pierre Maudet non figura nell'alleanza. Al primo turno ha ottenuto il sesto posto personale e la sua formazione «Liberté et Justice sociale» è entrata in parlamento con 10 seggi.
I candidati di destra dovranno vedersela con l'alleanza di sinistra, che si era già presentata compatta al primo turno di domenica scorsa. Ai blocchi di partenza per i socialisti vi saranno Thierry Apothéloz e Carole Anne Kast, e per i Verdi Antonio Hodgers e Fabienne Fischer.
Né Verdi liberali né estrema sinistra
Non ci saranno invece esponenti dei Verdi liberali né dell'estrema sinistra al secondo turno delle elezioni ginevrine. Il PVL, che domenica ha mancato di poco il quorum del 7% per entrare nel legislativo, ha annunciato oggi il ritiro dei candidati dalla corsa all'esecutivo.
Denunciando «vigorosamente l'alleanza contro natura tra i partiti di destra e i movimenti di contestazione», i Verdi liberali invitano a votare per i rappresentanti del Centro, dei Verdi, del PS e del PLR e a escludere quelli dell'MCG, dell'UDC e di «Liberté et Justice sociale» di Maudet.
Dal canto loro, «Ensemble à gauche» e «Liste d'Union populaire (LUP)» ritirano i loro candidati e raccomandano di votare per i quattro candidati di sinistra. L'obiettivo è di impedire l'elezione di esponenti di destra e di estrema destra, ha comunicato «Ensemble à gauche», secondo cui la nuova configurazione parlamentare «apre un periodo di grande regressione sociale».