Canton Ginevra Maltrattamenti nella casa per autistici di Mancy, «lo Stato ha fallito»

mp, ats

14.3.2023 - 15:25

Il presidente della sottocommissione del "foyer" de Mancy, Cyril Aellen, al centro, accompagnato dai membri Jennifer Conti, a destra, e Thierry Cerutti, a sinistra
Il presidente della sottocommissione del "foyer" de Mancy, Cyril Aellen, al centro, accompagnato dai membri Jennifer Conti, a destra, e Thierry Cerutti, a sinistra
Keystone

A Ginevra, la Commissione della gestione del Gran Consiglio ha pubblicato oggi un rapporto molto critico sulla casa per giovani autistici di Mancy, all'interno della quale alcuni ospiti sono risultati vittime di maltrattamenti. «Lo Stato ha fallito», ha detto ai media il deputato Cyril Aellen (PLR).

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Autore principale del rapporto, l'esponente liberale-radicale ha sottolineato che il «foyer» di Mancy non avrebbe dovuto aprire nel 2018. Tutto era stato fatto in modo estremamente precipitoso, «nulla era pronto», ha dichiarato Aellen. Non c'era il budget necessario, nessuna struttura adeguata, né alcuna assistenza individuale dei residenti, ha aggiunto il deputato.

Il coordinamento tra i dipartimenti non c'era, sebbene fossero in diversi a essere parte integranti del progetto. Questa mancanza di preparazione ha avuto conseguenze sul funzionamento della casa specializzata per giovani affetti da autismo. Carenze sono state constatate a tutti i livelli, dalla direzione ai collaboratori del «foyer».

Anche la consigliera di Stato Anne Emery-Torracinta (PS), responsabile del dipartimento dell'istruzione pubblica (DIP), autorità di tutela di Mancy, non è stata risparmiata dal rapporto. «Un capitano di una nave non delega la responsabilità ai suoi subalterni», ha dichiarato la deputata socialista Jennifer Conti, chiedendo che la consigliera di Stato presenti delle scuse alle famiglie.

Molteplici maltrattamenti

Taluni giovani di Mancy hanno subito varie forme di abusi, che vanno dal maltrattamento fisico alla somministrazione di farmaci che non erano stati loro prescritti, dalla privazione di cibo all'abbandono, passando dalle molestie alla ripetuta esposizione dei residenti a situazione stressanti per il loro stato mentale.

Inoltre, la gestione delle risorse umane del «foyer» di Mancy è stata «trascurata» sin dall'inizio. Ci sono così voluti oltre quattro anni e mezzo per mettere a punto un sistema informatico per stabilire gli orari del personale, ha aggiunto Aellen. Anche gli obiettivi dei dipendenti erano mal definiti.

Anziché creare posti fissi, si è poi preferito ingaggiare dei collaboratori. Il personale è stato poco o affatto formato. Il primo direttore della casa per giovani autistici non aveva per esempio alcuna conoscenza di questo disturbo. Gli è stato chiesto di seguire dei corsi, che non ha mai effettuato, si è detto stupito Aellen.

Le scuse del DIP

In una nota odierna, il DIP afferma di aver preso atto delle osservazioni formulate dalla Commissione della gestione e delle lacune constatate a vari livelli del dipartimento. Per quanto attiene ai casi di maltrattamento, il DIP ammette che le collaboratrici e i collaboratori del «foyer» di Mancy «si sono ritrovati in una situazione molto difficile».

Il DIP prende pure atto delle raccomandazioni della commissione, «in particolare di quelle sull'organizzazione, la governance e la gestione dei sistemi di allerta». Il dipartimento ha ammesso, come constatato dai deputati, che lo Stato ha fallito e «ribadito il suo rammarico e le sue scuse ai giovani e alle famiglie interessate».